«Ci ha stupito e ci rammarica la decisione di affidare la nuova presidenza dello Ior all’avvocato Ernst von Freyberg (nella foto a destra, ndr), presidente dellaVoss Schiffswerft und Maschinenfabrik una società di Amburgo attiva nella cantieristica navale civile e militare». Lo affermano p. Efrem Tresoldi (direttore diNigrizia), p. Mario Menin (direttore di Missione Oggi) e p. Alex Zanotelli (direttore di Mosaico di pace), le tre riviste promotrici della Campagna di pressione alle “banche armate” (www.banchearmate.it) che dal 2000 svolge un attento monitoraggio delle operazioni di finanziamento e di sostegno al commercio di armamenti da parte degli istituti di credito.
«La scelta di nominare al vertice dell’Istituto per le opere di religione (Ior) il presidente di un’azienda produttrice di navi anche militari, ci appare lontana da quanto affermato da Benedetto XVI nel suo primo messaggio per la Giornata mondiale della pace (1 gennaio 2006) in cui evidenziava “con rammarico i dati di un aumento preoccupante delle spese militari e del sempre prospero commercio delle armi, mentre ristagna nella palude di una quasi generale indifferenza il processo politico e giuridico messo in atto dalla Comunità Internazionale per rinsaldare il cammino del disarmo”» – notano i direttori delle tre riviste.
«La nomina, dopo diversi mesi, del nuovo presidente dello Ior in un momento come questo nel quale papa Benedetto XVI ha pubblicamente annunciato la sua rinuncia al ministero papale, ci appare come una pesante ipoteca per il suo successore: anche la conferma, in questo delicato momento, dell’incarico agli altri quattro membri del Consiglio di Sovrintendenza dello Ior, ci appare inopportuna per favorire quel rinnovamento dell’Istituto per le opere di religione tanto auspicato da ampi settori del mondo cattolico e non solo»...
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