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giovedì 7 marzo 2013

Riparte il futuro - doppio appello di don Luigi Ciotti

Alla vigilia delle elezioni ci eravamo lasciati con un numero e un impegno: 878 candidati trasparenti – aderenti alla campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo Abele – disposti a perseguire la lotta alla corruzione in Parlamento, qualora eletti.
Il risultato delle elezioni dimostra come la richiesta dei 155.000 cittadini che hanno firmato la petizione dal 16 gennaio ad oggi rispecchi un bisogno diffuso dell’elettorato italiano:sono ben 274 i parlamentari trasparenti che occuperanno il 30% delle poltrone di Camera e Senato, su tutto l’arco parlamentare. Un fronte trasversale, munito di braccialetto bianco al polso come simbolo dell’impegno preso, che dovrà guidare all’interno delle Istituzioni la lotta alla corruzione: a cominciare dalla riforma art. 416 tersullo scambio elettorale politico-mafioso, entro i primi 100 giorni di governo.
Per schieramento politico sono: Partito Democratico 66,1% (181 parlamentari), Movimento 5 stelle 15% (41), SEL 13,1% (36), Scelta Civica con Monti 2,6% (7), PDL 1,5% (4), SVP 0,7% (2), Fratelli d’Italia, Centro Democratico, Lega Nord 0,4% (1).
C’è dunque un tema su cui esiste già un consenso trasversale nel nuovo parlamento che andrà a comporsi. Ed è un tema chiave per il fatidico cambio di marcia di cui il Paese ha bisogno, non meno importante di altri impegni legislativi o governativi. 

“La corruzione è la peste del nostro Paese”. Don Luigi Ciotti, promotore con Libera e Gruppo Abele della campagna Riparte il futuro che in un mese e mezzo ha raccolto 150.000 firme di cittadini contro la corruzione e 878 adesioni da parte dei candidati di tutti partiti, rivolge un doppio appello:
“Ai 275 parlamentari che si sono presi l’impegno (il 29% delle Camere) affinché perseguano in Parlamento la lotta alla corruzione cominciando dalla modifica dell’articolo 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso.
E ai cittadini affinché verifichino, monitorino, incoraggino e sostengano l’operato dei parlamentari perché questo possa avvenire. Continuiamo a firmare e moltiplichiamo, tra i tanti amici che ci circondano, questa coscienza e questa responsabilità”
Appello di don Ciotti a cittadini e parlamentari: “moltiplichiamo questa coscienza e questa responsabilità”