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venerdì 19 ottobre 2012

La crisi economica e la famiglia

Questo non sarà un autunno sereno per le famiglie italiane, che trascorreranno questi pochi mesi prima del Natale con ansie, preoccupazioni e, talvolta, negli stenti. Lo conferma una indagine su 'I comportamenti degli italiani nel tempo della crisi', realizzata da Coldiretti-Swg e presentata nel corso del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, a Cernobbio. 

La crisi ha anche qualche effetto positivo sulla spesa degli italiani. Se purtroppo una famiglia su quattro in autunno potrebbe trovarsi in difficoltà economiche con l'arrivo dell'autunno, le famiglie sono diventati dei "detective" tra i banchi dei supermercati o dei mercatini rionali, a caccia dei prodotti che costano meno (si spera senza rinunciare alla qualità). Ma soprattutto 2 italiani su 3 tagliano gli sprechi a tavola. E il 59 per cento delle famiglie torna a cucinare i "piatti degli avanzi". E' un male? Direi di no.
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«L’attuale sistema di welfare è incapace di farsi carico delle nuove forme di povertà, delle nuove emergenze sociali che derivano dalla crisi economica e finanziaria». 
Questa affermazione, contenuta nel rapporto sulla povertà in Italia che la Caritas ha presentato ieri, dovrebbe essere posta alla base di ogni riflessione in materia di politica economica e sociale, riforme del welfare, misure per il risanamento, interventi per la crescita, leggi di stabilità, provvedimenti per adeguarsi alle richieste europee e quant’altro un esecutivo può avere in serbo per fronteggiare e tentare di governare la crisi in corso... 
In una crisi di dimensioni epocali, dove l’esigenza del risanamento costringe a scelte difficilissime e impegnative, con ricadute sociali evidenti e anche assai dolorose, di tutto c’è bisogno fuorché di misure – per dirla con le parole che il presidente delle Acli Andrea Olivero ha usato in una recente intervista all’Unità – che non da tecnici sono state messe a punto, ma da "burocrati" e "funzionari" capaci di superare la volontà dei ministri, a loro volta miopi nella volontà di leggere la complessità e i bisogni della società italiana. Tutto può essere modificato, risanato, tagliato o incrementato, l’Iva come l’Imu o l’Irpef, ma è la politica che deve essere abile nell’individuare le priorità da salvaguardare o esentare nei modi possibili. 
E tuttavia non può essere incolpata la politica se la stessa società non è in grado, in una fase così complessa, di sfrondare il dibattito dal superfluo, dalle diatribe non necessarie, per intendersi su che cosa dovrebbe essere considerato veramente indispensabile, fondamentale. E se non sono essenziali i bambini, le famiglie, l’economia civile, che cosa lo è?
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E' disponibile in versione integrale, insieme a un dépliant di sintesi, il nuovo Rapporto Caritas 2012 su povertà ed esclusione sociale in Italia, dal titolo "I ripartenti. Povertà croniche e inedite. Percorsi di risalita nella stagione della crisi". Anche quest'anno la presentazione del Rapporto si collega alla "Giornata internazionale di lotta alla povertà" (17 ottobre), e al suo interno sono riportati i dati del fenomeno provenienti dalle 220 Caritas diocesane, le principali tendenze di mutamento, i percorsi di presa in carico delle persone, i progetti anti-crisi economica delle diocesi, la mappa dei servizi socio-assistenziali delle chiese locali e i dati sul “Prestito della Speranza”.

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... Se è vero che la crisi che stiamo vivendo è una crisi sociale oltre che economica, è necessario oggi guardare alla componente fondamentale della società civile, cioè la famiglia fondata sul matrimonio, per considerarne meglio e più l’importanza nella ricostruzione della comunità nazionale ed europea. In particolare, i problemi del lavoro stanno incidendo sempre più drammaticamente nei già fragili equilibri della famiglia, la cui tenuta è però l’unica garanzia di salvaguardia di quei valori capaci di tenere unita una società in preda, come negli ultimi anni, dell’incertezza e della crisi.
E’ su questi temi che si focalizzerà il convegno internazionale “La Famiglia e il lavoro. Compatibilità e problemi di fondo”

Crisi, la famiglia paga per tutti
Un convegno promosso da Famiglia Cristiana e Centromarca ha affrontato, con il ministro Riccardi, il difficile equilibrio tra rigore, sviluppo ed equità.
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Riccardi: "Troppo individualismo"