In vista delle elezioni del 28 ottobre 2012 per il rinnovo del Parlamento siciliano e del Presidente della regione i vescovi di Sicilia indirizzano alla comunità ecclesiale e civile questo documento.
AMATE LA GIUSTIZIA,
VOI CHE GOVERNATE SULLA TERRA
Riflessioni dei vescovi di Sicilia sulla situazione sociale e politica
Lo sguardo verso la realtà siciliana, l’attenzione verso i bisogni assai gravi delle fasce più deboli della popolazione, l’ascolto delle voci preoccupate per la situazione della regione, il giudizio che come pastori siamo chiamati a dire e a dare ci hanno convinti che in questo momento non possiamo tacere.
Con animo accorato, perciò, desideriamo dar voce ai fedeli cristiani affidando, nello stesso tempo, queste riflessioni a quanti sono disponibili a condividerne ansie e prospettive e particolarmente a coloro che saranno chiamati a responsabilità legislative e di governo.
"...Intendiamo fare appello a tutte le coscienze affinché la partecipazione al voto sia ampia, piena, consapevole, libera da occulti e fuorvianti condizionamenti, soprattutto di natura criminale, e affrancata da logiche clientelari o di mera tutela di rendite parassitarie o privilegi prevaricanti.
Le elezioni non sono un passaggio taumaturgico, ma costituiscono un vincolo democraticamente insuperabile, e quindi qualificante e decisivo. Per questo bisogna prepararsi seriamente, mostrando risultati concreti per il Paese e un rinnovamento reale e intelligente delle formazioni politiche aperto al dinamismo propositivo della società e chiuso alla penetrazione degli interessi di ogni tipo di “casta”. ... (I Vescovi di Sicilia)
ELECTION TEST
Servizio di REPORT - RAI
puntata del 21 ottobre 2012
Il prossimo 28 ottobre in Sicilia si vota per scegliere il futuro
presidente della Regione. Il voto siciliano è però anche un test a cui
guarda il resto d'Italia. Chi vince nell'isola potrebbe mettere sul
piatto della bilancia delle prossime elezioni politiche un bottino di
voti che potrebbe risultare determinante per governare il Paese. E' il
primo test elettorale della Terza Repubblica e osservare cosa accade nel
laboratorio politico che da sempre è la Sicilia aiuterà a capire quali
nuovi equilibri si stanno mettendo in piedi nel Paese. Intanto chi
vincerà, avrà l'arduo compito di salvare la Sicilia dai suoi debiti, che
ammontano a 5 miliardi e 300 milioni di euro, tutti i candidati parlano
nei comizi di rivoluzione, rinnovamento e legalità. Ma qual è l'offerta
che presentano effettivamente ai cittadini?
GUARDA IL VIDEO DEL SERVIZIO INTEGRALE:
ELECTION TEST - Servizio di REPORT - RAI puntata del 21 ottobre 2012
“La Sicilia cambierà solo quando
si toglierà alla politica
il potere di intimidire l’economia”
La Sicilia cambierà solo quando si toglierà alla politica il potere di intimidire l’economia. Maurizio Bernava, segretario regionale della Cisl non ha dubbi e a poche ore dal voto, pure lui, come le principali voci intellettuali dell’isola, sa che anche questa volta nulla cambierà. Anche lui sa che la Regione, dopo cinque o sei mesi, si troverà nuovamente ingessata. Nel frattempo altro tempo – che per l’orologio dell’economia globale è una vita – sarà stato bruciato.
Il paradosso che si ripete a ogni competizione è la valanga di candidati, liste e movimenti a supporto. Un calcolo approssimato per difetto indica 1.600 persone pronte ad entrare in Assemblea regionale per 90 seggi disponibili, circa 50 simboli e 11 aspiranti Presidenti. La parola legalità – declinata nelle voci antimafia, anticorruzione e trasparenza – a parole è proclamata da tutti ma nei programmi, spiega Bernava, non c’è alcun approfondimento concreto. ...
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SI VOTA SOLO DOMENICA 28 OTTOBRE
Dalle ore dalle 8.00 alle 22.00