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mercoledì 9 maggio 2012

Ricordando Peppino Impastato, ucciso dalla mafia 34 anni fa

100 passi per ricordare Peppino Impastato, ucciso dalla mafia 34 anni fa. È questa la distanza che separa quella che era a Cinisi la casa di Impastato - ora sede dell'associazione dedicata a lui e alla mamma - dalla casa di Badalamenti, il boss mafioso che ne decretò l'omicidio. 100 passi che verranno percorsi, il 9 maggio 2012.

La Sicilia e la Calabria unite nella lotta alla mafia grazie al progetto di un museo diffuso intitolato “Un ponte per la memoria”. Un gemellaggio che culminerà simbolicamente nell’anniversario della morte dell’attivista Peppino Impastato, ucciso a Cinisi il 9 maggio del 1978. Qui domani, alle 10.30, verrà posta sul corso principale, davanti alla sede di Casa memoria, la prima pietra della memoria di un percorso intitolato «I cento pensieri di Peppino». L’iniziativa coinvolge due luoghi, il museo della ‘Ndrangheta di Reggio Calabria e casa Memoria a Cinisi e si concluderà nel marzo 2014. 

"Arrivai alla politica nel lontano novembre del '65, su basi puramente emozionali: a partire cioè da una mia esigenza di reagire a una condizione familiare ormai divenuta insostenibile”
Così, Peppino Impastato, descrive le motivazioni del suo avvicinamento alla politica, in una breve nota autobiografica scritta poco tempo prima che venisse assassinato il 9 maggio del 1978. Lo stesso giorno in cui, nel bagagliaio di un auto in via Caetani a Roma, venne rinvenuto il corpo di Aldo Moro. Forse, proprio perché oscurati da tale avvenimento legato alla scena politica nazionale, i fatti e i mandanti dell’efferato omicidio di Peppino Impastato, rimasero a lungo avvolti nell’ombra.