Frank Sinatra, Lady Gaga, Nancy Pelosi, Joe di Maggio, Dean Martin, Luisa Veronica Ciccone (in arte Madonna), Robert de Niro, Martin Scorsese, Rocky Marciano, Francis Ford Coppola, John Fante, Ani di Franco, Nicholas Cage... e l’elenco potrebbe continuare. Sono nomi di italo-americani famosi. Persone che hanno dato lustro a due Paesi: gli Stati Uniti d’America, dove sono nati o emigrati da piccoli insieme ai genitori, e l’Italia, dove parte della loro storia affonda le radici. Nessuno si permetterebbe di dire oggi a Madonna o a Martin Scorsese “tu non sei un vero americano”. Purtroppo questo succede tutti i giorni ai figli dei migranti qui in Italia.
Leggi tutto: Chi sono oggi i nostri fratelli
In una settimana il Capo dello Stato ha chiesto due volte la riforma della cittadinanza. Dopo 20 anni il nuovo clima politico potrebbe riuscire a cambiare una legge pensata per un Paese ormai completamente diverso.
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Incontro del Presidente Napolitano con i "nuovi cittadini italiani"
Quando si litiga sarebbe meglio sapere perché. Si sta invece scatenando un’intempestiva tempesta: materia del contendere è lo ius soli, un istituto che riguarda il riconoscimento della cittadinanza ai figli di stranieri nati sul territorio. Ma la materia appare poco chiara agli stessi contendenti. È bene cominciare con il chiarire che in Italia lo ius soli c’è già...
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Per il Capo dello Stato il Paese deve aprire a nuove "energie" che rinnovino una "società vecchia e sclerotizzata". Il timore del Carroccio è che tra qualche anno l’attuale milione di minori residenti, in larga parte al Nord, e scolarizzati possa andare al voto. Tutti gli altri schieramenti sono però con il Quirinale. E anche il Governo Monti.
Leggi tutto: Stranieri in Italia, Per Napolitano è assurdo negargli la cittadinanza. La Lega insorge
Si discute di cittadinanza agli immigrati. La storia vera di Sergio, ucraino. Ha appena avuto un bimbo, e si chiede perché non possa considerarlo italiano.
Leggi tutto: Italiani per tutti, non per lo Stato
Parliamo di più di mezzo milione di minorenni. I quali, stanchi di essere definiti dall’esterno, chiariscono chi sono: “Non siamo immigrati, non veniamo da un altro paese, non abbiamo attraversato frontiere, siamo qui dall'inizio della nostra vita, ci sentiamo italiani, con tutti i diritti e doveri di ogni cittadino di questo paese”.
«Chi nasce in Italia è italiano»: il presidente della Provincia «sposa» Napolitano e lo «ius soli». Il riconoscimento simbolico ai figli di genitori immigrati