Il valore di un abbraccio,
la forza dei sogni
e la gioia condivisa che si raddoppia!!!
Un abbraccio imprevisto e imprevedibile quello di Gianmarco Tamberi e Marcell Jakobs, così diversi tra loro per storie e caratteri, eppure sinceramente uniti dal tricolore e dalla stessa emozione; un'emozione frutto di sogni lontani nel tempo, ma mai abbandonati a costo di anni e anni di sacrifici senza mai perdere la speranza.
Quale Italiano non si è sentito travolto da questo abbraccio così liberatorio e orgoglioso di questi due atleti che, superando una timida opposizione degli addetti giapponesi sovrastati dall’entusiasmo azzurro, hanno portato in trionfo la nostra bandiera in uno stadio vuoto per lo stato d’emergenza come se fosse stracolmo di pubblico?
Ma prima di questo abbraccio un altro abbraccio che merita attenzione, l'abbraccio di due grandi atleti con in comune una bella amicizia consolidata nel tempo e dalla capacità di reagire nonostante le prove della vita (una frattura all'apice della carriera che poteva segnarne la conclusione) ...
L'abbraccio tra Gianmarco Tamberi e Mutaz Barshim questi due «amici-avversari» che scelgono di non continuare a "lottare" tra loro e preferiscono condividere la vittoria. (nella mano di Tamberi come un trofeo il gesso simbolo di ostacoli quasi insormontabili ma superati per realizzare un sogno)
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JACOBS E TAMBERI PORTANO L'ITALIA IN PARADISO
Alle Olimpiadi di Tokyo memorabile giornata per lo sport italiano. Marcell Jacobs vince la finale dei 100 metri, Gianmarco Tamberi conquista l'oro nel salto in alto. Italia al 9° posto del medagliere
Domenica 1° agosto 2021 resterà nella storia dello sport italiano. Nel giro di pochi minuti arrivano due fantastiche medaglie d’oro dall’atletica leggera, grazie a Lamont Marcell Jacobs e a Gianmarco Tamberi.
Jacobs realizza una delle più grandi imprese di sempre nella storia dello sport italiano. Vince la finale olimpica dei 100 metri stabilendo il record europeo con il tempo di 9”80. Gianmarco Tamberi vince la finale del salto in alto ex aequo con l’atleta qatarino Barshim.
Marcel Jacobs, 26 anni, nato in Texas, cresciuto in Italia sul lago di Garda, aveva già compiuto l’impresa nella mattinata italiana conquistando l’ingresso nella finale dei 100 metri, cosa mai riuscita a nessun velocista italiano nella storia delle Olimpiadi. Correndo la finale in terza corsia Jacobs si è lasciato alle spalle lo statunitense Fred Kerley, argento con 9’'84. Bronzo al canadese De Grasse in 9”89. “Era il mio sogno fin da bambino, ho corso più che potevo”, ha detto Jacobs dopo la vittoria. Prima di lui, l’ultimo vincitore dei 100 metri alle Olimpiadi era stato il fenomeno giamaicano Usain Bolt. Oggi a Tokyo Jacobs ha corso un centesimo più veloce di Bolt a Rio nel 2016.
Fra i primi a corrergli incontro sulla pista dello stadio olimpico di Tokyo c’era Gianmarco Tamberi, già raggiante per la vittoria sulla pedana del salto in alto. Tamberi e BarshimI hanno concluso la gara a pari merito a 2,37 con lo stesso numero di errori complessivi e di fronte al giudice di gara hanno optato per il pari merito. Tamberi, 29 anni, marchigiano di Civitanova Marche ha esultato e pianto di fronte al gesso dell'infortunio che lo costrinse a rinunciare all'Olimpiade di Rio 2016. Sul gesso, campeggia ancora la scritta 'Road to Tokyo 2020', col 2020 cancellato e sotto aggiunto ‘2021’.
"Sono molto felice per l'atletica italiana, oggi l'Italia ha l'uomo più veloce al mondo e quello che salta di più al mondo. Complimenti a tutti”, ha dichiarato un emozionato Giovanni Malagò, presidente del CONI.
L’ Italia era affamata d’oro, dopo una valanga di medaglie di bronzo. Ora ai Giochi olimpici di Tokyo risale al 9° posto del medagliere con 4 ori, 8 argenti e 15 bronzi. In totale il bottino conta 27 medaglie.
Finora, nella storia delle Olimpiadi, i velocisti azzurri avevamo vinto nei 200 metri, con Livio Berruti nel 1960 a Roma e con Pietro Mennea nel 1980 a Mosca. L’ultima medaglia d’oro vinta dall’Italia nel’atletica leggera alle Olimpiadi era stata nel 2008 a Pechino con Alex Schwazer, nei 50 km. di marcia.
L'ultimo atleta europeo a vincere la finale olimpica del 100 metri era stato il britannico Linford Christie, nel 1992 a Barcellona.
(fonte: Famiglia Cristiana, articolo di Roberto Zichittella 01/08/2021)
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Jacobs si commuove sul podio.
Tamberi e Barshim si scambiano gli ori
Emozioni senza fine. Marcell Jacobs, re dei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo, canta l'inno sotto la mascherina e si commuove durante la premiazione. Sul podio del salto in alto Gianmarco Tamberi e Mutaz Barshim (oro ex aequo) si sono scambiati le medaglie e si sono di nuovo abbracciati. Per primo è stato suonato l'inno del Qatar, poi quello dell'Italia. Anche Tamberi ha cantato sotto la mascherina. Le note dell'inno di Mameli si sono dunque ripetute ancora una volta nell'arco di 10 minuti, lo stesso tempo trascorso ieri sera nella conquista delle due medaglie dell'atletica italiana. Mano sul cuore anche per 'Gimbo', che la batte più volte sul petto alzando gli occhi al cielo.
La medaglia pesante di Jacobs
"Ora che ho la medaglia al collo sto iniziando a realizzare quello che ho fatto. Da ieri mattina non chiudo occhio, stanotte non ho neanche provato a dormire, era impossibile. Essere qui è qualcosa di magnifico, neanche nei sogni lo avevo immaginato così bello. E' qualcosa di speciale, particolare, sono la persona più emozionata e contenta di questo mondo, è fantastico". Queste le prime parole di Marcell Jacobs dopo aver ricevuto la medaglia d'oro. "Ho guardato la medaglia, il percorso fatto, i sacrifici, le difficoltà incontrate che però mi hanno aiutato - ha aggiunto l'azzurro ai microfoni della Rai -. Questa medaglia pesa tantissimo, è bellissima. Il futuro? Adesso sarà il mio allenatore a dover essere bravo a capire e gestire i miei prossimi impegni, io mi godo questa medaglia". Jacobs conferma anche il matrimonio a breve con la sua compagna: "Sicuramente l'anno prossimo coroneremo anche il sogno di sposarci".
I traguardi di Tamberi
"Il momento dell'inno con la bandiera tricolore che sale è stato da brividi". Così Gianmarco Tamberi, mostrando alle telecamere Rai la medaglia d'oro. "L'ho inseguita così tanto, sono stati cinque anni difficili, perché non ho mai accettato i piccoli traguardi. Volevo un giorno come è stato ieri per essere più felice di tutti: è stato ieri, è oggi e lo sarà per sempre perché - ha concluso Gimbo - rimane per sempre".
(fonte: Quotidiano Nazionale 2 agosto 2021)
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