sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino
II DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)
Vangelo:
Momento fondamentale della narrazione evangelica, la Trasfigurazione è l'ulteriore conferma da parte del Padre sulla scelta di Gesù al Battesimo, un anticipo della Gloria della sua Resurrezione e di ciò che tutti saremo. Il racconto è carico all'inverosimile di reminiscenze bibliche: Mosè che sale sul Sinài con Nadab e Abiju, e che al settimo giorno è chiamato da Dio nella nube (Es 24).
Ancora richiama Mosè che scende dal monte con il volto raggiante (Es 39) e che promette un profeta del quale dice: «Ascoltatelo!» (Dt 18,15). Come anche la festa detta delle Capanne (Sukkot), durante la quale si sarebbe dovuto manifestare il Messia. L'evangelista intende così mostrare che in Gesù si sono avverate le antiche profezie, «che in lui si è reso visibile l'uomo perfetto, quello secondo il cuore del Padre: Gesù, Figlio dell'uomo e Figlio di Dio, pienezza e fine della creazione» (cit.). In Gesù, l'umanità intera assume forma e splendore divino, lasciando trasparire la Gloria di Dio. Mosè ed Elia, rispettivamente il mediatore della Legge e il padre della profezia, si confrontano e si specchiano nel Figlio, e da lui sono illuminati. Alla Chiesa tutta e di ogni tempo, rappresentata da Pietro, Giacomo e Giovanni, è comandato di ascoltare solo Gesù, il Figlio amato. Ella farà sempre fatica a comprendere la scelta d'amore del Maestro, ad accettare un Messia fragile e debole che si consegna inerme nelle mani dei suoi carnefici per la salvezza del mondo. Lo capirà dopo.