24 settembre 2014
Udienza “bagnata” quella di oggi. Il Papa ha fatto il suo ingresso alle 9.40 sulla jeep bianca, salutato dagli ombrelli variopinti delle oltre 30mila persone presenti in piazza san Pietro, con la pioggia che a Roma aveva cominciata a cadere circa un’ora prima. Tra i presenti, anche un centinaio di ragazze che partecipano al mondiale di pallavolo femminile, cominciati ieri nella Capitale.
Durante il tragitto lungo la piazza, costellato come di consueto di carezze e abbracci ai bambini e disabili, Papa Francesco ha raccolto “al volo” diverse bandiere che gli sono state lanciate dalla folla, tra cui quella bianco e azzurra degli argentini, arrivati a Roma insieme ad altri fedeli sudamericani provenienti da Uruguay, Costarica e El Salvador. Anche oggi, in una delle soste della “papamobile”, è stato offerto il “mate”, la bevanda tradizionale argentina che il Papa ha sorseggiata in fretta. Nell’ultima parte del giro, prima di arrivare al centro del sagrato per dirigersi a piedi e senza ombrello al palco papale, Francesco ha fatto lo “scambio dello zucchetto” con un anziano in carrozzina. Poro prima aveva salutato l’ultimo bambino, vestito in azzurro, in braccio al papà in divisa.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
Oggi vorrei parlare del Viaggio Apostolico che ho compiuto in Albania domenica scorsa. Lo faccio anzitutto come atto di ringraziamento a Dio, che mi ha concesso di compiere questa Visita per dimostrare, anche fisicamente e in modo tangibile, la vicinanza mia e di tutta la Chiesa a questo popolo. Desidero poi rinnovare la mia fraterna riconoscenza all’Episcopato albanese, ai sacerdoti e ai religiosi e religiose che operano con tanto impegno. Il mio grato pensiero va anche alle Autorità che mi hanno accolto con tanta cortesia, come pure a quanti hanno cooperato per la realizzazione della Visita...
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APPELLO
Il mio pensiero va ora a quei Paesi dell’Africa che stanno soffrendo a causa dell’epidemia di ebola. Sono vicino alle tante persone colpite da questa terribile malattia. Vi invito a pregare per loro e per quanti hanno perso così tragicamente la vita. Auspico che non venga meno il necessario aiuto della Comunità Internazionale per alleviare le sofferenze di questi nostri fratelli e sorelle. Per questi nostri fratelli e sorelle ammalati preghiamo la Madonna. [Ave Maria]
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Simpatico fuori programma per Papa Francesco al termine dell'Udienza generale: un fedele ha donato a Bergoglio una palla da baseball. Fin qui niente di strano. Solo che il «regalo» è stato spedito al Papa al volo mentre passava davanti a un gruppo di fedeli.
Francesco ha cercato di prenderlo con un saltello, tra i sorrisi compiaciuti dei presenti. La pallina dapprima è sfuggita di mano al Papa.
Gli uomini al seguito di Bergoglio l'hanno raccolta, il Papa l'ha firmata e poi l'ha fatta restituire al fedele. Un presente ha filmato la scena e ha postato il video sul web. La ripresa è amatoriale ma merita di essere vista.
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