Gli scarponi da trekking e i calzettoni sono pronti, la prenotazione per l’escursione al cratere di Stromboli è andata a buon fine, anche la sistemazione per la notte è scelta con cura e risponde a tutti i confort: tutto è predisposto. Aspettiamo solo che giunga il momento di partire. Vogliamo festeggiare così il nostro 33° anniversario di matrimonio.
Il giorno prima della partenza una voce familiare mi suggerisce di cambiare percorso, di lasciar perdere quel nostro progetto, bello ma umano, e di sperimentarne uno nuovo dettato dallo spirito, molto più alto e per niente paragonabile al primo. Subito ci sembra azzardato lasciare la certezza delle cose umane ben pianificate per lanciarci in un altro percorso pieno di incognite e di rischi. C’è così poco tempo che pensiamo di non farcela ad organizzare tutto. Ma quella nuova prospettiva, carica di significato spirituale, ci spinge a lasciare il certo per l’incerto. Sentiamo che si tratta del richiamo di Gesù che per noi ha preparato una gioia più grande.
Bisogna fidarsi, avere coraggio e lasciarsi condurre da Lui che ci sta chiamando.
Decidiamo di farci pellegrini e di affrontare anche i rischi di una sistemazione precaria pur di incontrare Papa Francesco che compie la sua prima Visita Pastorale a Lampedusa...
Le parole del Santo Padre vanno dritte al cuore e alla coscienza di ciascuno e ci mettono davanti alle nostre azioni, alla nostra negligenza.
Le parole del Santo Padre vanno dritte al cuore e alla coscienza di ciascuno e ci mettono davanti alle nostre azioni, alla nostra negligenza.
Ciascuno si sente faccia a faccia con se stesso.
E al momento della Santa Comunione un segno inequivocabile ci dimostra che se ci si svuota del proprio io per lasciar posto a Dio, il Padre ti ricompenserà in abbondanza.
Mai avevamo sentito la presenza di Dio così vicina a noi e l’emozione è irrefrenabile.
A chiudere quest’esperienza unica, il sorriso indirizzato da Papa Francesco proprio a noi. Lo sentiamo posarsi su di noi, come se la Carezza di Dio ci consolasse delle pene quotidiane che ogni giorno affliggono tutti gli uomini. Sperimentiamo che l’amore del Signore è grande e ci colma di gratitudine e riconoscenza.
Mi torna in mente l’espressione “Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna”.
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