14ª Domenica del Tempo Ordinario anno C
7 luglio 2013
omelia di don Angelo Casati
Is 66, 10-14c
Sal 65
Gal 6, 14-18
Lc 10, 1-12.17-20
" ... Oggi non sappiamo più che cosa escogitare e insegniamo i modelli mondani, per colpire l'immaginazione. Cerchiamo posizioni di potere da cui contare, contare nella società.
L'altra sera -ve lo confesso- mi ha preso un po' di tristezza in una delle nostre riunioni di progettazione, quando mi attraversò, come in un baleno, questo brano di Vangelo. Non sappiamo più cosa inventare!
Ma lo spazio, secondo Gesù, è quello della normalità, la normalità della strada, la normalità della casa, non i raduni.
Andate per le strade, camminate con la gente, osservate i volti. Entrate nelle case, ascoltate, ascoltate il cuore della gente.
Voi mi capite. Le parole di Gesù, vissute, vissute prima che dette, nella normalità delle relazioni. E la strada rimanga strada e la casa rimanga casa.
Non ci ha detto Gesù: fate le processioni per le strade. Qualche volta è bello farle. Ma via l'equivoco: quello è un fatto eccezionale. Ama la strada di tutti i giorni, il luogo in cui cammini con tutti. È lì che deve correre il Vangelo.
È nella normalità della casa. Non trasformando la casa in una chiesa, lasciando alla casa il suo calore, il clima inconfondibile della casa, senza falsi spiritualismi: "mangiando e bevendo di quello che hanno", come è scritto. Dentro questa bellezza semplice dell'ospitare, dell'ospitarsi.
È lì che passa il Vangelo, lì corre il Vangelo del Regno.
Ma pensate, pensate quanta forza ha il Vangelo quando non ha l'aria delle prediche, ma è dentro le parole della strada, dentro le parole della casa! ..."