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lunedì 23 luglio 2012

Estate, per la Chiesa tempo di ferie o opportunità pastorale?

Servono operatori disponibili a mettersi in gioco come cristiani non Aziende cattoliche di promozione delle specialità artistiche locali...

Dovrebbe essere il gusto genuino dell'accoglienza a caratterizzare le tante iniziative che s'inventano ogni estate sui litorali o all'ombra delle cime: nonostante l'aspetto svagato, il villeggiante cerca (e ricorda) i volti di una famiglia ospitale, i momenti di una chiacchierata distesa o di un silenzio condiviso davanti ad un panorama mozzafiato.
Altrimenti anche la Pastorale del Turismo - pur con le necessità di efficiente coordinamento che evita dispendio di energie - finisce per burocratizzarsi in un "fare per fare", riciclato di anno in anno in base a valutazioni che considerano più la quantità dei contatti e degli eventi che la qualità della relazione. Dipende quasi tutto dagli "operatori" - ne siamo convinti - disponibili a mettersi in gioco come cristiani prima ancora che ospitanti, per evitare che la parrocchia a vocazione turistica sia riconosciuta solo come una sorta di Azienda cattolica di promozione delle specialità artistiche locali.
Diciamoci prima chi sono i destinatari della stessa Pastorale turistica: più dei fedelissimi che fin dal primo giorno s'informano sugli orari delle celebrazioni, dovrebbero essere quanti sono portati dall'inerzia estiva ad allentare la loro già incerta partecipazione ecclesiale: con la chiusura delle scuole ripongono in cartella fino a settembre anche le domande dello spirito.
Dalle variegate sperimentazioni che affiorano ogni anno dal panorama ecclesiale italiano, spicca l'efficacia di alcuni ambienti congeniali, non tanto per la loro struttura quanto per le presenze umane che la abitano (e che dovrebbero essere) soprattutto laicali: quando si finirà per identificare una parrocchia accogliente solo con lo stile più o meno gradito del suo parroco?

Sempre più sono i Vescovi Italiani che salutano i turisti con i loro messaggi in occasione dell'estate. Questo è un segno molto evidente dell'attenzione della Chiesa per la pastorale del turismo e per manifestare la loro gioia nell'accogliere coloro che si spostano dalle proprie località per soggiornare, riposarsi, ritrovare il piacere di stare insieme, di pregare insieme, di riflettere e pensare come non si riesce a fare nella vita quotidiana. Tutti i Vescovi esprimono il loro "benvenuto" con parole di speranza e di contentezza, aprendo le porte dello spirito e dell'evangelizzazione
Leggi tutto: Raccolta  dei saluti dei Vescovi italiani per l'estate 2012.

LA CHIESA D'ESTATE è la serie di puntate di A Sua Immagine dedicata ai movimenti e alle associazioni cattoliche e a tutti i credenti che in estate non vanno "in vacanza", ma usano il tempo delle ferie per dedicarsi a ciò che conta nella vita, anche con maggiore intensità.
Guarda le puntate dal sito RAI:



Nella calda estate 2012 ancora una volta si parla di oratorio perché tante famiglie sono coinvolte in parrocchia con i propri figli, animatori e animati, giovani e bambini dei Grest e dei campi scuola che in paese o in città, al mare o in montagna, vedono protagoniste le nuove generazioni. Ne parlano i bollettini parrocchiali, la stampa diocesana, e in questi giorni perfino i quotidiani nazionali. Tutti sembrano aver riscoperto la realtà di una Chiesa vicina alla gente: quella del paese o del quartiere, una Chiesa popolare che vive i problemi di ogni giorno con la sapienza del Vangelo e la fantasia dello Spirito.
Una Chiesa che “si prende cura del bene delle persone” fin dall’infanzia...