"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
La misericordia, accolta e donata ai fratelli, è l'unica via percorribile, la sola che conduce a salvezza, perché fa di noi dei «figli dell'Altissimo». Chi dice o insegna a fare in modo differente è un falso maestro, un discepolo cieco che non ha mai fatto esperienza della Grazia del Padre, pretendendo di guidare altri sulla via della giustizia; una guida cieca di altri ciechi verso il baratro della perdizione. «Cieco è il discepolo che non ha mai fatto esperienza della misericordia del suo Maestro, per questo l'agire suo è senza misericordia» (cit). Dimostriamo di essere giudici severi e implacabili verso tutti fuorché noi stessi, discepoli "sclerocardici" dal cuore duro come la roccia, pianta la cui cattiveria è riconoscibile dai frutti che sanno di morte: è la mancanza di misericordia il germoglio marcio del nostro albero cattivo. Proprio a causa dei frutti immangiabili che produciamo, siamo invitati a prendere coscienza di ciò riconoscendoci alberi cattivi, perché possiamo accogliere l'innesto dell'unico albero buono: l'albero della misericordia del Padre che è la croce del suo Figlio. Altre presunte vie per la salvezza sono soltanto cammini senza uscita.