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venerdì 14 marzo 2025

L’Europa faccia quello per cui è stata creata: la pace DISARM EUROPE!

Ucraina: un appello a fare una cosa nuova, la pace!

«L’Europa faccia quello per cui è stata creata: la pace». Va dritto al punto l’appello firmato da Marco Mascia (presidente del Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova) e da Flavio Lotti (presidente della Fondazione Perugiassisi per la Cultura della Pace) e diffuso ieri dalla Fondazione Perugiassisi con il titolo “Disarm Europe”, che fa il verso al piano di riarmo europeo “ReArm Europe”.

In pieno sostegno al diritto internazionale, che va applicato in difesa dell’Ucraina ma anche di Gaza, i due firmatari invitano a partecipare sabato prossimo a Roma, alla manifestazione «attorno alla bandiera della pace e del disarmo». Secondo l’appello, «l’invasione russa dell’Ucraina è un crimine» e «Difendere l’Ucraina è giusto», «ma continuare la guerra è il modo più sbagliato e inconcludente per farlo». Tra l’altro, «la guerra e la propaganda di guerra sono vietate dal diritto internazionale dei diritti umani».

Dura la critica nei confronti della politica UE nei confronti della crisi a Est: l’Europa non ha prevenuto la guerra, non l’ha vinta come si era immaginata «e ora vorrebbe trascinarci in una devastante corsa al riarmo che fatalmente finirà col distruggere anche quel che resta dell’Europa».

I firmatari si dicono contro la carneficina in Ucraina, contro lo stato di guerra permanente, contro la «folle e sconclusionata corsa al riarmo che alimenterà la disperazione, i nazionalismi e l’autoritarismo», contro la militarizzazione dell’economia e della vita dell’Unione, per la salute, la libertà, la democrazia. E invitano a fare qualcosa di nuovo: lavorare per la pace… «Anche se molti non sanno nemmeno cosa voglia dire».

Mascia e Lotti chiedono all’Europa di tornare «ad essere uno “strumento di pace”! Per noi, per tutti i popoli oppressi e per il mondo intero. La via della pace – aggiungono – è la via della legalità, del diritto internazionale e del multilateralismo. Ridiamo forza alle Nazioni Unite. Organizziamo una nuova Conferenza di Helsinki che, come 50 anni fa, dia nuovo avvio alla costruzione in Europa di un nuovo sistema di sicurezza comune, dall’Atlantico agli Urali, basato sul disarmo, i diritti umani, il diritto all’autodeterminazione dei popoli e i diritti delle minoranze. Costruiamo l’Economia di Francesco, l’economia della pace e della fraternità».
(fonte: Adista 11/03/2025)

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Il testo integrale dell'APPELLO

DISARM EUROPE! Il 15 marzo a Roma per la pace!

Flavio Lotti e Marco Mascia

Spendere altri 800 miliardi per fare la guerra è pura follia. Sabato 15 marzo a Roma attorno alla bandiera della pace e del disarmo



L’Europa faccia quello per cui è stata creata: la pace

DISARM EUROPE!

Spendere altri 800 miliardi per fare la guerra è pura follia.
Sabato 15 marzo a Roma attorno alla bandiera della pace e del disarmo

L’invasione russa dell’Ucraina è un crimine. Difendere l’Ucraina è giusto.
Difendere la legalità e il diritto internazionale è un dovere degli Stati. Sempre e ovunque. Senza usare due pesi e due misure. In Ucraina come a Gaza.
Ma continuare la guerra è il modo più sbagliato e inconcludente per farlo.
La guerra e la propaganda di guerra sono vietate dal diritto internazionale dei diritti umani.

L’Europa doveva prevenirla. E non l’ha fatto. Voleva vincerla. E non c’è riuscita. E ora vorrebbe trascinarci in una devastante corsa al riarmo che fatalmente finirà col distruggere anche quel che resta dell’Europa.

Che fare ora?

Non possiamo lasciare che la carneficina continui.
Non possiamo lasciare che l’Europa precipiti in uno stato di guerra permanente.
Non possiamo permetterci una folle e sconclusionata corsa al riarmo che alimenterà la disperazione, i nazionalismi e l’autoritarismo.
Non possiamo permetterci la militarizzazione delle nostre vite, dell’economia e dei nostri paesi.
Non possiamo lasciare che ci tolgano anche la salute, la libertà e la democrazia.

Siamo realisti!
Trump ha riaperto il negoziato con Putin. Non ci piace -per niente- il modo in cui lo sta facendo. Ma dobbiamo fermare la carneficina e le conquiste militari e salvare quel che resta dell’Ucraina.

Questo è il momento di fare quello che non è ancora stato fatto: “lavorare per la pace”. Anche se molti non sanno nemmeno cosa voglia dire.
Nel nome del rispetto della dignità di ogni persona e della vita umana, della legalità e del diritto internazionale; nel superiore interesse dei bambini e delle bambine, per il bene dell’umanità, l’Europa torni ad essere uno “strumento di pace”! Per noi, per tutti i popoli oppressi e per il mondo intero.

La via della pace -lo ripetiamo- è la via della legalità, del diritto internazionale e del multilateralismo. Ridiamo forza alle Nazioni Unite. Organizziamo una nuova Conferenza di Helsinki che, come 50 anni fa, dia nuovo avvio alla costruzione in Europa di un nuovo sistema di sicurezza comune, dall’Atlantico agli Urali, basato sul disarmo, i diritti umani, il diritto all’autodeterminazione dei popoli e i diritti delle minoranze. Costruiamo l’Economia di Francesco, l’economia della pace e della fraternità.

Non basterà dire “Europa, Europa” per evitare l’inferno (vedi il doc. del 3 marzo 2025). L’Europa riscopra la sua ragion d’essere e faccia quello per cui è stata creata: la pace. La bandiera dell’Europa e la bandiera della pace camminano insieme.

Marco Mascia, Presidente Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” – Università di Padova
Flavio Lotti, Presidente Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace

10 marzo 2025

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Leggi cosa hanno detto Simone Veil e Alcide De Gasperi.

“Tutti i suoi Stati membri si trovano ora di fronte a tre grandi sfide: la sfida della pace, la sfida della libertà e la sfida della prosperità, e sembra chiaro che esse possano essere affrontate solo nella dimensione europea. Iniziamo con la sfida della pace. Il periodo di pace di cui abbiamo goduto in Europa è stato una fortuna incredibile, ma nessuno di noi dovrebbe sottovalutarne la fragilità. La nostra Assemblea ha una responsabilità fondamentale per mantenere la pace, che probabilmente è la risorsa più importante di tutta l’Europa. La tensione che prevale nel mondo di oggi rende questa responsabilità ancora più grave, e la legittimità conferita a questa Assemblea dall’elezione a suffragio universale, speriamo, ci aiuterà a farcene carico, e a diffondere questa nostra pace nel mondo esterno”. (Dal discorso di Simone Veil, Presidente del primo Parlamento europeo eletto a suffragio universale e diretto, 17 luglio 1979)

“Qualcuno ha detto che la federazione europea è un mito. È vero, è un mito nel senso soreliano. E se volete che un mito ci sia, ditemi un po’ quale mito dobbiamo dare alla nostra gioventù per quanto riguarda i rapporti fra Stato e Stato, l’avvenire della nostra Europa, l’avvenire del mondo, la sicurezza, la pace, se non questo sforzo verso l’unione? Volete il mito della dittatura, il mito della forza, il mito della propria bandiera, sia pure accompagnato dall’eroismo? Ma noi, allora, creeremmo di nuovo quel conflitto che porta fatalmente alla guerra. Io vi dico che questo mito è mito di pace; questa è la pace, questa è la strada che dobbiamo seguire”. (Dal discorso di Alcide De Gasperi al Senato della Repubblica, 15 novembre 1950)

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(fonte: Per la Pace)