"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Vangelo:
Mc 6,30-34
Quello di questa Domenica è un brano di transizione che si collega alla pagina del Vangelo della settimana precedente, quella dell'invio degli Apostoli in missione. Il ritiro di Gesù in un luogo a parte insieme ai suoi è la manifestazione di un'esigenza di interiorità che necessita di spazi vitali per verificare a tu per tu, cuore a cuore, quanto fatto e insegnato dai suoi nel suo Nome. Riunirsi intorno a Gesù (nella Parola, nell'Eucaristia e nei Poveri), stare con Lui è la caratteristica fondamentale di ogni cristiano che si definisce tale, da questo scaturisce ogni eventuale missione. E' Gesù che ci invia, ci convoca e ci raduna, perché senza di Lui siamo «come pecore senza Pastore». Soltanto Gesù è il Luogo dove finalmente possiamo trovare riposo, il Sabato definitivo dei tempi messianici che interrompe le nostre frenetiche e spesso prive di frutti attività pastorali, le nostre spasmodiche tensioni a sempre più fare che sono una barriera impenetrabile alla contemplazione del suo Volto. «E' Gesù lo Shabbat di Dio nell'uomo e dell'uomo in Dio» (cit.), preludio al dono di sé nel banchetto eucaristico. Stare con Lui in disparte è rimettere insieme i cocci delle nostre vite frantumate facendo l'unità. La sua vita offerta, spezzata e condivisa ci trasforma in creature nuove e ci introduce progressivamente ad una piena e matura comprensione del Mistero Eucaristico.