Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



domenica 4 luglio 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 36/2020-2021 anno B

 "Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B

Vangelo:



Subito dopo la guarigione della donna affetta da metrorragia e le risurrezione della figlia di Giairo, Gesù torna a Nazareth, fra coloro che lo conoscono e che lo hanno visto crescere. Se la fede della donna e di Giairo è stata la causa dei due miracoli, nella sua patria Gesù non trova fede e non può operarne. Se prima era la gente a stupirsi delle opere compiute da Gesù (v. 5,42), adesso è Gesù a meravigliarsi del rifiuto e della mancanza di fede dei Nazaretani. Essi, come dice San Paolo, conoscono Gesù «secondo la carne» (2Cor 5,6), ma non è sufficiente per conoscere veramente chi è. C'è solo una conoscenza che permette di entrare in relazione con Gesù in maniera vitale, ed è quella della fede, di una adesione vera, profonda e totale alla sua persona, al suo vissuto, al suo progetto d'amore per tutti. Nella mancanza di fede degli abitanti di Nazareth, possiamo oggi intravedere la mancanza di fede della Chiesa, di una Chiesa che ritiene di conoscere il suo Signore solo perché gli rende culto. Una Chiesa che lo prega, lo celebra, lo professa, lo maneggia e lo tocca nei sacramenti, ma è incapace di scorgere i segni della sua divina presenza nelle piaghe dei crocifissi viventi, nell'esistenza tragica e dolorosa dei miseri, degli emarginati e di tutti gli esclusi dal banchetto della vita. Anche Loro, così come la Parola e l'Eucaristia, Sacramento Vivente e Santo della presenza di Dio fra gli uomini.