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domenica 11 luglio 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 37/2020-2021 anno B

 "Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B

Vangelo:

Mc 6,7-13

La pericope di questa Domenica inaugura una nuova sezione del vangelo di Marco, quella detta "dei pani", che prosegue fino a 8,29 con la professione di fede di Pietro. Dopo avere incassato il rifiuto degli abitanti di Nazareth di credere in lui (6,1-6), Gesù invia i dodici , che aveva scelto «perché stessero con lui» (3,14), in missione perché diventino la prima cellula del nuovo popolo di Dio e facciano esperienza vitale di cosa significhi veramente diventare pane spezzato per tutti gli uomini. Questi pochi versetti rappresentano veramente la magna carta della comunità perché richiamano molto da vicino il contenuto delle Beatitudini (Mt 5,3-12). Gesù invia i suoi nel mondo comandando loro quale stile di vita devono assumere nella loro missione fra il popolo: nella più assoluta povertà, come è vissuto il loro Maestro e Signore. Niente bisaccia, niente denaro nella borsa, e nemmeno un po' di pane. L'unico pane che sarà permesso portare sarà il Signore Gesù (cf. 8,14). Nessuna missione potrà essere davvero fruttuosa se non scaturisce dal pieno e totale affidamento alla Provvidenza di Dio. Anche la Chiesa è chiamata, oggi, a fare i conti con questo comandamento di Gesù a non fare affidamento sui mezzi umani - anche se potenti e sofisticati -, ma solo sulla solida roccia della fede in Lui. E' 'Madonna Povertà', come la chiamava Francesco d'Assisi, il segno autentico, vero, tangibile, concreto, che rende visibile a tutti la fede della Chiesa. Senza la povertà non c'è fede se non a parole. E la Chiesa delle origini questo lo aveva compreso molto bene, a partire da Simon Pietro che, allo storpio seduto davanti al Tempio di Gerusalemme, così diceva: «Non possiedo né argento né oro, ma ti do quello che ho: nel Nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina!» (At 3,6)