David Maria Turoldo
La vita, la testimonianza
(1916-1992)
di Mariangela Maraviglia
Recensione di Aldo Pintor
Mariangela Maraviglia storica e ricercatrice di scienze religiose ha dato alle stampe un libro prezioso dove viene raccontata la vita e la forte testimonianza cristiana del “Poeta, profeta, disturbatore delle coscienze, uomo di fede, uomo di Dio, amico di tutti gli uomini” per usare le accorate parole del Card. Martini per indicare il frate servita David Maria Turoldo. Queste parole del compianto arcivescovo di Milano sono state pronunicate durante l'omelia funebre con cui si salutava questo gigante della fede.
Il libro si intitola “David Maria Turoldo (1916-1992) la vita e la testimonianza” (pp 448 € 30) e fa una ricostruzione storica rigorosa della strada percorsa da questo frate servita friuliano in un denso percorso umano e cristiano che ha attraversato una stagione ecclesiale piuttosto ricca oltre che travagliata. La vita di padre Turoldo si concluse per malattia nel 1992 sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. Diciamo subito che nonostante l'autrice da buona storica affronti questo lavoro con un rigore scientifico emerge chiaro che Mariangela Maraviglia si è appassionata alle vicende terrene del nostro servita tanto da far risultare la lettura assolutamente esente da quella neutralità (e anche da quella tediosità) che spesso caratterizza i trattati storico-biografici.
L'autrice ha compiuto una minuziosa ricerca scovando tanti testi e documenti nei luoghi più impensati che hanno visto agire il nostro religioso, in particolare Friuli, Firenze e Sotto il Monte. Da brava storica appassionata Mariangela Maraviglia raccoglie minuziose testimonianze di quanti in vita hanno avuto la fortuna di incontrare p. David Maria Turoldo.
P. David era un poeta facoltà che oggi non è troppo apprezzata perchè si è perso il senso del ricercare in profondità e di non fermarsi alle semplici apparenze. Infatti la poesia oggi è molto equivocata e non è particolarmente apprezzata con questo termine non bisogna intendere la semplice messa in versi di frasi qualunque ma un profondo scavo nell'anima e una ricerca di significati reconditi che spesso sfuggono alle dinamiche razionali. Turoldo certamente fu un grande poeta e i suoi versi arricchiscono la nostra umanità oltre che accrescere la nostra fede e speranza cristiana.
Fedele al Vangelo che da sempre è stato fonte ispiratrice della sua poesia il nostro frate servita ha sempre cercato di ascoltare le grida spesso strazianti che provengono dalle vittime e ha prestato la sua voce poetica a quanti non hanno voce. Nei suoi versi intendiamo molto spesso i lamenti degli ultimi le vittime di quella guerra spietata che chiamano storia. Queste voci dimenticate hanno sempre avuto un posto privilegiato nelle sue opere. E talvolta la sua poesia si levava tuonante contro i faraoni, i farisei e i sommi sarcerdoti che in ogni epoca hanno oppresso i poveri in nome di tanti poteri compreso quello religioso che come ogni potere è sottomesso solo a quello che il Vangelo di Giovanni chiama non certo in modo positivo il padrone di questo mondo. Leggendo il libro vendiamo come in questo monaco friuliano la bruciante passione per il Vangelo era unita ad una non meno potente passione civile che più di una volta gli ha fatto prendere posizioni politiche scomode tanto da creargli non poche antipatie tra le gerarchie ecclesiastiche. Alla fine ad interrompere questa ricca vita umana e cristiana sopraggiunge una malattia spietata che Turoldo visse con piena consapevolezza e dignità. Questo suo modo di vivere la malattia accanto ai tanti crocifissi dalla storia e ai tanti corpi piegati dai morbi lo portò a una riconciliazione con quanti dentro la chiesa aveva condannato tanti suoi atteggiamenti. Come ha detto il suo amico Michele Ranchetti anche egli valido poeta, David Maria Turoldo nella sua vita ha avuto la coerenza di chi ha sempre e solo perseguito il bene. Davvero preghiamo perchè ancora sorgano poeti e profeti (In realtà tutti i veri poeti sono anche profeti) che vengono a riscaldare con parole toccanti il cuore dell'umanità purtroppo oggi abbastanza intorpidito.