Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
18-25 gennaio 2017
L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione
(2 Cor 5,14-20)
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
I GIORNO
| Uno solo morì per tutti (2 Cor 5, 14) |
Isaia 53, 4-12 | Ha dato la vita come un sacrificio per gli altri |
Salmo 118 [117], 1.14-29 | Il Signore non mi ha lasciato morire |
1 Giovanni 2, 1-2 | Cristo è morto per tutti |
Giovanni 15, 13-17 | Dare la vita per i propri amici |
Commento
Quando Paolo si convertì a Cristo, pervenne ad una radicale nuova consapevolezza: una persona era morta per tutte. Gesù non era morto soltanto per il suo popolo, non soltanto per quanti avevano simpatizzato con il suo insegnamento. Egli era morto per tutte le genti, passate presenti e future. Fedeli al vangelo, molti cristiani, nel corso dei secoli, hanno dato la loro vita per i loro amici. Uno di questi è stato Massimiliano Maria Kolbe, che fu imprigionato nel campo di concentramento di Auschwitz e che morì, nel 1941, per aver voluto offrire la propria vita perché fosse salvato un suo compagno di prigionia.
Dal momento che Gesù è morto per tutti, tutti sono morti con lui (cfr. 2 Cor 5, 14). Nel morire con Cristo, il nostro vecchio stile di vita viene relegato al passato e noi entriamo in una nuova forma di esistenza: abbondanza di vita – una vita in cui possiamo sperimentare conforto, fiducia e perdono anche nell’oggi – una vita che continua ad avere significato anche dopo la morte. Questa nuova vita è la vita in Dio.
Avendo compreso questo, Paolo sentì l’obbligo di predicare la lieta novella della riconciliazione con Dio. Le chiese cristiane condividono il medesimo mandato di proclamare il messaggio del vangelo. Dobbiamo chiederci come possiamo proclamare questo evangelo di riconciliazione alla luce delle nostre divisioni.
Domande per la riflessione personale
- Che cosa significa che Gesù è morto per tutti noi?
- Il pastore protestante tedesco Dietrich Bonhoeffer scrisse: “Io sono fratello di un’altra persona mediante quello che Gesù Cristo ha fatto per me: l’altra persona è diventata fratello per me mediante ciò che Dio ha fatto per lui”. In quale modo queste parole risuonano nel mio modo di vedere gli altri?
- Quali ne sono le conseguenze per il dialogo ecumenico e interreligioso?
O Dio nostro Padre,
in Gesù ci hai donato colui che è morto per tutti.
Egli visse la nostra vita e morì la nostra morte.
Tu accettasti il suo sacrificio e lo facesti risorgere ad una nuova vita con te.
Concedi che noi, che siamo morti con lui,
siamo resi uno dallo Spirito Santo
e viviamo nell’abbondanza della tua divina presenza
ora e per sempre. Amen.
Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani 18-25 gennaio 2017 - Introduzione -