Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Vangelo: Lc 3,10-18
"Che cosa dobbiamo fare ?" è la domanda delle folle a Giovanni Battista che esorta alla conversione.
E' la stessa domanda che viene posta a Pietro e agli apostoli il giorno di Pentecoste (At 2,37), la domanda che precede la proposta per un itinerario battesimale di conversione: diventare fratelli di ogni uomo, nella giustizia e nella condivisione. Giovanni ricorda alle folle che l'economia dell'accentramento e dell'accumulo è un'ingiustizia, davanti a Dio e agli uomini. Ogni cosa infatti che possediamo, e che manca al nostro fratello, non ci appartiene, ma abbiamo il dovere di condividerlo. Come la manna, che quando veniva accumulata marciva e generava vermi (Es 16,20), cioè produceva morte, così l'accumulo dei beni che vengono a mancare ai nostri fratelli sono la causa diretta del loro stare male e della loro morte. Ogni volta che Israele si prostituiva all'idolo cadendo nell'economia del possesso, perdeva il dono della terra e imboccava la via dell'esilio. Anche noi, ogni qualvolta non ci fidiamo di Dio Padre di Provvidenza, della sua Parola datrice di vita, ci mettiamo a servizio degli idoli dell'accumulo, della violenza e della sopraffazione diventando così "figli del serpente"(3,7).
Ci allontaniamo come il 'figliol prodigo'(15,11-32), dal Suo volto d'amore e di tenerezza consegnandoci nelle mani della morte.