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domenica 5 aprile 2015

Pasqua: l'amore che vince la morte


La veglia pasquale a Bose

Pasqua: l'amore che vince la morte

Intervista di Silvia Truzzi a ENZO BIANCHI


Da qualche giorno ci facciamo gli auguri: "Buona Pasqua" o "Buone feste". Ma questo "passaggio, la festa, può significare qualcosa anche per chi non ha la fede? Lo abbiamo chiesto a Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose e scrittore. Al telefono, con la voce bassa e gentile che è da sola un balsamo, comincia così: 
"Per i cristiani la Pasqua è il significato che fonda tutta la loro fede, perché è la memoria della Resurrezione di Gesù Cristo. E quindi del fatto che la morte non è più l'ultima frontiera. Gesù era un uomo, ma era anche il figlio di Dio: i cristiani lo confessano nel Credo. Costantemente. Paolo l'apostolo arriva a dire "Se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede". Quindi la fede dei cristiani si fonda tutta sulla Resurrezione di Gesù, che attualmente è vivente e presente all'interno della Storia come qualcuno che ne cambia definitivamente le sorti.

E per chi non crede?
Per credere nella Resurrezione occorre che ci sia la fede. E la fede è un dono di Dio. Ma il messaggio della Pasqua vale per tutti. Se vogliamo decodificarla dalle formule teologiche o dogmatiche, la Pasqua ci dice che un uomo, Gesù Cristo, avendo vissuto l'amore fino all'estremo, facendo del bene, non rispondendo alla violenza, servendo gli uomini e i fratelli è andato alla morte, condannato dal potere religioso e dal potere politico totalitario: accade sempre ai giusti e a tutti quelli che nella Storia si sono opposti al male.
Questo suo amore non poteva finire nella morte. In ogni cultura c'è l'opposizione tra eros e thanatos, l'amore e la morte che si combattono. E' qualcosa che viviamo nelle nostre vite: quando amiamo vorremmo che questo amore fosse eterno. Quando diciamo a una persona "ti amo" è un dire che l'amore sta iscritto nell'eternità. Perfino il Cantico dei Cantici termina dicendo che amore e morte stanno in un duello. E che l'amore è tenace e forte come la morte. Ma il Cantico dei cantici non risolve il problema. Invece il Cristianesimo nella sua fede ha questo messaggio: l'amore è più forte e la morte non può essere l'ultima parola. L'amore può vincere: questa idea può interessare tutti.

Perchè?
Tutti gli uomini, tutti, sanno che cos'è l'amore: lo sperimentano. Sanno come sia la cosa più grande. Ciò che può dare senso. Al di là della vita eterna o del Paradiso, l'insegnamento che l'amore vince è universale, perché c'è qualcosa che travalica l'assurdità della morte, qualcosa che può combattere l'ingiustizia della morte. L'impegno dell'uomo ad amare è insieme il più grande sforzo e la più grande battaglia. La morte poi non è solo la fine dell'esistenza: ogni giorno possiamo trovarla accanto a noi. Le situazioni di morte sono molteplici, ma si può batterle.

Che cos'è Il mistero pasquale?
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