Il segno tradizionale con cui inizia la quaresima è la cenere. Segno austero, ci ricorda che “siamo polvere e in polvere torneremo”. Per questo è anche un segno funereo perché parla del nostro limite, della nostra fine, in una parola della nostra morte. Già questo è sufficiente per renderci tristi. Se poi pensiamo che la quaresima ci prepara al più grande funerale della storia, la passione di Gesù, il senso di grigiore e mestizia non può che aumentare.
Molti dei nostri contemporanei, sia ‘praticanti che ex’, la vedono così e cercano di tenersi il più lontano possibile da questo periodo dell’anno e dalla sua conclusione.
É noto che la notte di Natale le chiese sono comunque piene, mentre il triduo pasquale è normalmente ignorato. Il primo suona come un mistero che ha che fare con la vita, mentre il secondo con la morte che nessuno vuole vedere in faccia: da qui la fuga dalla quaresima.
C’è però un altro segno, il profumo, spesso ignorato, che ci può aiutare a vedere le cose in un modo diverso.
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