Si è molto discusso di continuità e rottura nella interpretazione e nella ricezione del Concilio Vaticano II. Ma usare solamente categorie così generali non è di grande utilità per comprendere la ricchezza e la complessità dei testi conciliari, che sono il frutto di discussioni di confronti ampi e di mediazioni articolate tra una maggioranza vasta, anche se articolata, e una minoranza tenace, fortemente organizzata, che poteva contare su figure importanti della curia romana. Un confronto, e talvolta uno scontro che si sono prolungati anche dopo il Concilio.