« Lo spirito di Assisi »: l'espressione è di Giovanni Paolo II. Dal 27 ottobre 1986 questo « spirito » si è diffuso un po' ovunque, conserva la forza viva del momento in cui si è scaturito. Non farò il vecchio giardiniere. Ma, essendo stato testimone ammirato del suo germinare nel pensiero del Papa e artigiano privilegiato del suo sbocciare, oso affermare di aver sentito quel giorno battere il cuore del mondo. È bastato un breve incontro su una collina, qualche parola, qualche gesto, perché l'umanità straziata riscoprisse nella gioia l'unità delle sue origini.
Quando, alla fine di una grigia mattinata, l'arcobaleno è apparso nel cielo di Assisi, i capi religiosi riuniti dall'audacia profetica di uno di essi, Giovanni Paolo II, vi hanno scorto un richiamo pressante alla vita fraterna: nessuno poteva più dubitare che la preghiera avesse provocato quel segno manifesto dell'intesa tra Dio e i discendenti di Noè. Nella cattedrale di San Rufino, quando i responsabili delle Chiese cristiane si sono scambiati la pace, ho visto le lacrime su certi volti e non dei meno importanti.
Davanti alla basilica di San Francesco, dove, intirizzito dal freddo, ognuno alla fine sembrava serrarsi strettamente all'altro (Giovanni Paolo II era vicino al Dalai Lama), quando giovani ebrei si sono precipitati sulla tribuna per offrire rami di ulivo, in primo luogo ai musulmani, mi sono sorpreso ad asciugare le lacrime sul mio viso.
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L'annuncio di Benedetto XVI dopo l'Angelus del 1° gennaio: (sesto minuto del video)
Cari fratelli e sorelle, nel Messaggio per l’odierna Giornata della Pace ho avuto modo di sottolineare come le grandi religioni possano costituire un importante fattore di unità e di pace per la famiglia umana, ed ho ricordato, a tale proposito, che in questo anno 2011 ricorrerà il 25° anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace che il Venerabile Giovanni Paolo II convocò ad Assisi nel 1986. Per questo, nel prossimo mese di ottobre, mi recherò pellegrino nella città di san Francesco, invitando ad unirsi a questo cammino i fratelli cristiani delle diverse confessioni, gli esponenti delle tradizioni religiose del mondo e, idealmente, tutti gli uomini di buona volontà, allo scopo di fare memoria di quel gesto storico voluto dal mio Predecessore e di rinnovare solennemente l’impegno dei credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio per la causa della pace. Chi è in cammino verso Dio non può non trasmettere pace, chi costruisce pace non può non avvicinarsi a Dio. Vi invito ad accompagnare sin d’ora con la vostra preghiera questa iniziativa.
Guarda l'interessante speciale da "il valore del dono", spazio web della Commissione Provinciale "Opere Antoniane" e "Giustizia Pace e Salvaguardia del Creato" della Provincia Patavina OFM Conv:
27 ottobre 1986 - 2011 - Spirito di Assisi 25 anni dopo
27 ottobre 1986 - 2011 - Spirito di Assisi 25 anni dopo
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