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martedì 5 aprile 2011

Ricordando Shabaz Bhatti

“La notizia dell’assassinio di mio fratello è giunta improvvisamente e ci ha sconvolto. Sono partito dall’Italia per partecipare ai funerali e in quel momento ho toccato con mano la disperazione della gente, della comunità e del Paese. Mi sono reso conto che c’erano molte persone che avevano bisogno di una guida come quella di mio fratello, in particolare le minoranze e i moderati pakistani. Vedendo tutto questo ho pensato, seguendo anche l’invito di amici e familiari, di proseguire il suo lavoro e il suo impegno”. Paul Bhatti è il nuovo ministro per le Minoranze del Pakistan. Ha raccolto l’eredità lasciata dal fratello Shahbaz, ucciso in un attentato il 2 marzo scorso a Islamabad, colpevole solo di avere dedicato la sua vita alla difesa delle minoranze religiose, non solo dei cristiani, dei deboli e dei poveri del Pakistan. Il SIR lo ha incontrato nel corso di una conferenza promossa, il 5 aprile a Roma, dalla Comunità di Sant’Egidio proprio per ricordare il fratello
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Ad un mese dalla morte di Shabaz Bhatti, ministro per le minoranze del Pakistan, cattolico, impegnato per la realizzazione di una cultura di convivenza e di pace tra le minoranze religiose del suo Paese, ucciso a Islamabad il 2 marzo scorso, la Comunità di Sant'Egidio ne fa memoria con una conferenza a cui prendono parte alcuni testimoni della sua vita e del suo impegno e con una preghiera nella basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina.
Nel corso della preghiera (questa sera alle 20), verrà consegnata alla basilica la Bibbia personale di Shabaz Bhatti, donata dalla sua famiglia alla Comunità per custodirla tra le memoria dei martiri e testimoni della fede del XX e XXI secolo.