L’8 aprile ricorre la Giornata Internazionale della nazione Rom, “Romano Dives”: una data scelta per ricordare il primo congresso internazionale del popolo Rom, tenutosi a Londra l’8 aprile del 1971, che vide nascere la Romani Union, la prima organizzazione internazionale Rom riconosciuta dall’ONU nel 1979.
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Un numero certo sui rom, sinti e caminanti presenti in Italia non c’è. Lo dice chiaramente l’ultimo “Rapporto conclusivo dell'indagine sulla condizione di rom, sinti e caminanti in Italia”, stilato dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato della Repubblica e approvato il 9 febbraio 2011.
Garantire che tutti i bambini rom completino almeno la scuola primaria, ridurre il divario occupazionale tra i rom e gli altri cittadini, ridurre la mortalità infantile, eliminare le disparità di accesso all'alloggio e a servizi pubblici: sono quattro obiettivi primari contenuti nel "quadro europeo per le strategie nazionali di integrazione" delle popolazioni di origine rom che la Commissione Ue ha lanciato il 5 aprile e che passa ora per competenza agli Stati membri dell'Unione europea. Entro il 2011 i ventisette Paesi Ue devono infatti presentare strategie nazionali rivolte a questi obiettivi.
La Giornata internazionale dei rom, che cade domani, 8 aprile, precede di poche settimane, quest’anno un evento straordinario annunciato dal Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti: l’invito a casa sua che il Papa ha fatto al mondo dei rom, sinti e caminanti italiani per la vigilia della Pentecoste, l’11 giugno. Un segno dello Spirito, che chiede una maturità della Chiesa di oggi nell’approccio al popolo rom, che passa attraverso l’attenzione alla diversità e all’alterità, alla stranierità non come estraneità, ma come “sé da riconoscere nell’altro” (P. Ricoeur).
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Ma cosa possiamo fare noi per capire questa comunità che sembra tanto diversa da noi? Come siamo influenzati dalle generalizzazioni mediatiche e dalla realtà che ci mandano i media? Queste le domande a cui ha cercato di dare risposta la terza giornata del forum "Il mondo in casa"
“Non siamo zingari, non siamo nomadi, siamo nomadi, siamo rom. Cioè uomini”. E' il messaggio del seminario “NewsRom, informare senza pregiudizi”: organizzato ieri a Roma dall'Associazione Giornalisti Scuola di Perugia” in collaborazione con l’Ufficio nazionale Antidiscriminazioni razziali (Unar) del Ministero per le Pari Opportunità.
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Un confronto e una riflessione degli operatori dell'informazione su come i media raccontano quel "mondo di mondi" di cui è fatta la realtà di Rom, sinti e camminanti. Obiettivo sfatare tanti luoghi comuni, combattere i pregiudizi e aprire squarci di conoscenza attraverso anche alcune testimonianze diverse