Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



sabato 30 aprile 2011

Il nostro grazie a Giovanni Paolo II per... il rapporto con i giovani

... Gli appuntamenti di massa con il popolo di Dio costituiscono dunque uno dei centri del pontificato del Papa polacco, in un’opera di evangelizzazione concepita come continua ricerca di momenti di contatto diretto, fisico con l’umanità. In questo quadro si inserisce la creazione della Giornata Mondiale della Gioventù, tra le eredità più potenti lasciate alla Chiesa da Wojtyla, figlia naturale della sconfinata passione del Papa polacco per i ragazzi: “I giovani sempre mi ringiovaniscono, in essi si riflette la gioia originaria che Dio ebbe creando l’uomo”.
Tra i ragazzi e il “Papa venuto da lontano” il feeling è assoluto, continuo, indistruttibile. Dopo due convocazioni “di prova”, nel 1985 Giovanni Paolo II ufficializza la nascita delle Gmg con la “Lettera apostolica ai giovani e alle giovani del mondo”. Buenos Aires, Santiago de Campostela, Czestochowa, Denver, Manila, Parigi, Roma, Toronto: lui li chiama per otto volte e i giovani accorrono ovunque in massa, entusiasti per una mobilitazione che, a Manila, supera perfino i due milioni di presenze. Il “Papa dei giovani”, lo hanno chiamato anche così. E forse il rimpianto più forte di Giovanni Paolo II morente è stato non poterli incontrare per la nona volta a Colonia, dove li aveva convocati per il 2005... (Rodolfo Lorenzoni)

I "Papaboys" festeggiano la beatificazione di Giovanni Paolo II con un libro, "Ciao Karol", che raccoglie 1500 lettere e messaggi deposti in piazza San Pietro nell'aprile 2005, i giorni in cui Karol Wojtyla viveva i suoi ultimi giorni. Ecco il comunicato che presenta l'avvenimento.
Leggi tutto: Ciao Karol. I Papaboys