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venerdì 21 ottobre 2011

“La buona politica per il bene comune” - Todi - Forum delle persone e delle associazioni d’ispirazione cattolica

“Sembra stagliarsi all'orizzonte la possibilità di un soggetto culturale e sociale di interlocuzione con la politica, che sia promettente grembo di futuro”. Così il cardinale Bagnasco accennava il 26 settembre, nella sua Prolusione, al profilarsi di una nuova stagione di presenza dei cattolici al servizio del Paese. Una necessità sempre più avvertita nel laicato cattolico; è stato questo il fondamento del Forum di Todi di lunedì 17 ottobre, al quale hanno partecipano cattolici di diversa ispirazione impegnati nella società, nella cultura, nell'economia e nell'informazione, radunati dalla consapevolezza che c’è bisogno di un nuovo slancio per far uscire l’Italia dal pantano di una crisi – etica e non solo economica – di difficile soluzione. In questo dossier raccogliamo tutta la documentazione prodotta da Avvenire sul tema.
Leggi tutto l'ampio dossier di AVVENIRE: I cattolici, la politica, il futuro dell'Italia

Il Paese ha bisogno dei cattolici. La ricostruzione civile e morale non sarà possibile senza un loro diverso e rinnovato impegno politico. E senza un dialogo più stretto, fuori dagli schemi storici, con gli eredi delle tradizioni liberale e riformista.
Leggi tutto l'editoriale di Ferruccio de Bortoli: La missione dei cattolici

I Cattolici fanno fronte comune





Dal raduno a porte chiuse delle organizzazioni cattoliche a Todi non è uscito niente di scritto: non un appello, non un documento, non un manifesto, non un programma. Solo l’ennesima invocazione orale di un governo diverso, reiterata davanti ai giornalisti dal segretario generale della CISL, Raffaele Bonanni.
Non era sicuramente questo sghembo finale di giornata che il cardinale Angelo Bagnasco si aspettava: così lontano dal volo elevato che aveva impresso con la sua lezione di apertura.

Il seminario “La buona politica per il bene comune” organizzato a Todi dal Forum delle persone e delle associazioni d’ispirazione cattolica nel mondo del lavoro si è aperto con la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Vincenzo Paglia, presidente della Conferenza Episcopale Umbra e vescovo di Terni Narni Amelia. L’augurio che quello di oggi sia “il giorno della moltiplicazione dei pani e dei pesci” ha detto mons. Paglia. “Se questo nostro Paese rischia di essere senz’anima o senz’aria – ha aggiunto il vescovo – non dobbiamo chiederci se non sia necessario un impegno più robusto anche da parte nostra?”. “Noi siamo qui – ha aggiunto il vescovo – perché pensosi e preoccupati. E sentiamo come credenti l’urgenza di affrettare i passi della riflessione, del discernimento, al fine di elaborare una visione di quella società che vogliamo costruire, di tracciare le linee che definiscono il bene comune oggi”.

Una nota di Palazzo Chigi distorce il significato e l'andamento del Forum, delle associazioni cattoliche di Todi. Ecco che cos'è davvero successo.

Il primo risultato dell’assemblea cattolica di Todi consiste in un’ulteriore delegittimazione di Berlusconi. In questo il premier ha visto giusto, perciò si è messo a strillare che i giornali hanno scritto il falso e che dalla riunione non sarebbe emerso nessun appello a “dare una spallata al governo”. Naturalmente non è così. La stampa intera ha colto il senso delle conclusioni del convegno, riassunto nella frase lapidaria di Giorgio Guerrini, uno dei promotori e presidente di Confartigianato: “Questo governo non ce la fa”. Berlusconi non capisce niente di Stato e di governo, ma capisce moltissimo di marketing. Perciò ha subito cambiato rotta rispetto ai suoi pasdaran Sacconi e Roccella, che a caldo avevano lamentato “delusione” per gli esiti della riunione e – con il ministro del Welfare – avevano bollato la richiesta di un nuovo governo a larghe intese come una “non proposta”.
Di fronte al rischio di apparire emarginato dal mondo cattolico, il premier ha diffuso una nota per elogiare lo “splendido discorso” del presidente della Cei Bagnasco e negare che la Chiesa dia coperture a politiche neodemocristiane e terzopoliste. Alfano, di conserva, ha dichiarato che i cattolici hanno già un partito che “ha difeso i valori della vita e della famiglia”: il Pdl.