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mercoledì 6 gennaio 2021

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 10/2020-2021 (B)

 "Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino

EPIFANIA DEL SIGNORE

Vangelo:


Se Luca ha nei pastori i primi destinatari dell'annuncio della nascita di Gesù, Matteo ci parla dei Magi o, letteralmente, dei Maghi. Sia gli uni che gli altri erano considerati ricettacoli di ogni impurità, esseri immondi e insalvabili, disprezzati ed emarginati dai religiosi del tempo che si guardavano bene dal frequentarli. E' la sconvolgente novità del Vangelo: «Davvero Dio non fa preferenza di persona» (At 10,34), non esclude nessuno dal suo amore, sia i rozzi e animaleschi pastori, sia gli scomunicati Maghi e per di più pagani. E' questa la Bella Notizia che questa pagina del Vangelo di Matteo ci presenta come anticipo di quella che sarà l'intera vita di Gesù. Guidati allora dalla stella, simbolo di Dio e della sua Parola, siamo anche noi chiamati, come i Maghi, a metterci in cammino fino dove ci condurrà la sua Luce: all'incontro col Signore Gesù, vera Vita e vera Luce degli uomini (cfr Gv 1,4). Come i Magi, allora, anche noi siamo invitati a tornare a casa nostra «per un'altra strada», ad abbandonare le vecchie immagini di Dio e della fede, a non tornare più a Gerusalemme, che non è più quella «visione di pace» sognata da Dio, ma la città idolatra e omicida di Erode  «che uccide i profeti e lapida gli inviati di Dio» (Lc 13,34)