La Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza celebra la data in cui la Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia venne approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, il 20 novembre 1989.
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Grazie all’adozione nel 1989 della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia nel 19911 nel nostro paese sono state approvate nuove e importanti leggi che hanno sancito una nuova visione dei bambini, portatori di diritti e non più destinatari passivi di assistenza. Tuttavia tali leggi stentano a tradursi in una agenda chiara e definita di interventi e politiche per l’infanzia e il risultato è un’allarmante crescita del disagio e impoverimento fra i minori, sia a livello sociale che educativo: il 13,8% - pari a oltre 1,4 milioni - vive in povertà assoluta e la dispersione scolastica è al 17%, 7 punti percentuali sopra l’obiettivo europeo.
Sullo sfondo i grandi cambiamenti che ha conosciuto l’infanzia in questi ultimi 25 anni: il più impattante, la forte diminuzione della popolazione infantile - dal 22% al 16,7% della popolazione totale - , mitigata solo in parte da una crescente presenza di bambini di origine straniera, pari al 10% dei minori; l’avvento delle nuove tecnologie ha visto nascere le prime generazioni 2.0, con l’85% di under 18 che possiede uno smartphone e che dunque ha la possibilità di connettersi in qualsiasi momento e in ogni luogo.
Intanto fuori dai confini dell’Italia milioni di bambini lottano per vedere assicurati diritti fondamentali: 1 milione vive in aree in conflitto e più di 1 miliardo e mezzo sperimenta qualche forma di violenza ; 650 milioni vivono in povertà estrema; 57 milioni non frequentano la scuola primaria e 250 milioni sono fuori da un percorso di istruzione e apprendimento; 230 milioni di bambini non sono registrati alla nascita; 3 bambini su 4 sperimentano una violenta disciplina a casa.
Alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Infanzia (il 20 novembre, ndr), che quest’anno coincide con lo storico anniversario dei 25anni dell’adozione della Convenzione Onu sui Diritti dei Bambini, Save the Children, l’Organizzazione che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti, e che ha lanciato la Campagna “Illuminiamo il Futuro” per il contrasto della povertà educativa in Italia, traccia un bilancio sulla situazione dell’infanzia nel nostro Paese e nel mondo.
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«Sono passati 25 anni da quando, il 20 novembre del 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato nella storia, con 194 Stati parte” dichiara il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera presentando il nuovo rapporto “25 anni di progressi per l’infanzia e l’adolescenza".
«Fin dalla sua approvazione l’UNICEF è stato in prima linea nella promozione della Convenzione: la missione dell’UNICEF è, infatti, quella di proteggere i diritti di tutti i bambini, in ogni luogo e in qualsiasi attività che porta avanti ed è l’unica organizzazione specificatamente menzionata dalla Convenzione come fonte di assistenza tecnica e di consulenza.»
La pubblicazione, presentata a Roma, si focalizza sui principali traguardi raggiunti in questo quarto di secolo, grazie anche alle azioni e alle politiche sollecitate dalla Convenzione,
Alla luce della straordinaria importanza della Convenzione e dell’impegno che gli Stati hanno preso nei confronti dei bambini attraverso la sua ratifica, a 25 anni dalla sua approvazione l’UNICEF si è posto una semplice ma ineludibile domanda: oggi il mondo è un posto migliore per i bambini e gli adolescenti?...
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25 anni di diritti