Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



lunedì 3 marzo 2014

La profezia di Francesco e la sfida per la trasformazione della Curia


La profezia di Francesco

Una vena profetica scorre in tutti i pontificati dell’età contemporanea, ma nell’attuale è molto più evidente che in altri. 
Eppure Bergoglio non si sottrae anche all’altro grande compito che spetta ad ogni pontefice: il governo


«Il Cardinale entra nella Chiesa di Roma, non entra in una corte. Evitiamo abitudini e comportamenti di corte: intrighi, chiacchiere, cordate, favoritismi, preferenze». Sono parole che hanno suscitato sorpresa ed emozione. Che per Francesco la Curia romana non debba essere una corte suona al tempo stesso come inattesa conferma – che la Curia sembri a volte una corte lo pensano in molti, ma evidentemente è tutt’altra cosa se è il papa a usare questo termine – e come una profonda novità – pochi ritengono possibile cambiarla radicalmente –.

Sia nella lettura dell’esistente sia nella proposta da realizzare si avverte il sapore dell’utopia, che lacera il velo della rassegnazione. Qualunque cosa dica, Francesco trasmette in modo credibile il messaggio che tutto può cambiare immediatamente. Non è la comunicazione di un illusionista ma il linguaggio della fede.

Anche se sono le parole sulla corte a fare effetto, il cuore del suo discorso è nell’antitesi tra la giustizia imperfetta degli scribi e dei farisei e la superiore giustizia del Regno di Dio, tra l’“occhio per occhio e dente per dente” e il “porgere l’altra guancia”, tra l’”avete inteso che fu detto: amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico” e il “ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”. Sono le parole antiche del Vangelo, ma Francesco ha la forza di renderle attuali.

È ciò che nella Chiesa si chiama profezia: non l’anticipazione del futuro, ma la capacità di portare nel presente, con autorità, un messaggio eterno e atemporale. Non è una novità assoluta, una vena profetica scorre in tutti i pontificati dell’età contemporanea, ma nell’attuale è molto più evidente che in altri. Eppure Jorge Bergoglio non si sottrae anche all’altro grande compito che spetta ad ogni papa: il governo.
...