È l’uomo dell’anno, secondo il «Daily Mail» . Meglio sarebbe: il padre dell’anno. Un omino, per la verità. Almeno a giudicare dalle fotografie, in cui lo si vede camminare con le scarpe da tennis e un giaccone pesante. Siamo nella Cina meridionale, sulle colline della città-prefettura di Yibin, provincia del Sichuan. Su sentieri polverosi e accidentati, tra muretti a secco e alberelli smagriti, il quarantenne Yu Xukang cammina con un bambino sulla schiena, tenendogli le mani perché non cada all’indietro. Con il figlio dodicenne Xiao Qiang adagiato dentro un canestro di vimini, il signor Yu Xukang percorre ogni giorno 18 miglia, ovvero 29 chilometri. A piedi. Dove vanno il papà e il suo bambino? Raggiungono la scuola, dove Xiao Qiang passa le sue giornate in classe, a scrivere e fare i calcoli come tutti i bambini del mondo.
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Dalle vette delle Ande in Argentina alla savana pericolosa del Kenya, passando per il deserto marocchino e le paludi infide del sud dell'India, si seguono le vite di quattro bambini uniti dal desiderio irrefrenabile di andare a scuola e imparare. Come milioni di altri bambini al mondo, i piccoli sognano di sfuggire alla trappola della povertà grazie all'istruzione ma quotidianamente si ritrovano a dover superare ostacoli, insidie e pericoli, per raggiungere le scuole.
Le storie scelte da Plisson sono vere come i sorrisi incrollabili dei bambini e si apprezza la scelta dell’autore di saltare a piedi pari i rischi di pietismo per abbracciare, piuttosto, l’entusiasmo contagioso di questi piccoli guerrieri che combattono per conquistare il proprio diritto all’istruzione.
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