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mercoledì 5 novembre 2014

Il Vangelo della famiglia fra desiderio, dono e sfide dopo il Sinodo dei Vescovi di Bruno Forte

Il Vangelo della famiglia fra desiderio, dono e sfide
A partire dalla recente Assemblea del Sinodo dei Vescovi

di Bruno Forte
Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto
(Torun, Polonia 28 ottobre 2014)

Introduzione: il Sinodo dei tre Papi e la centralità della famiglia
- 1. Crisi dell’istituto familiare?
- 2. Il Vangelo della famiglia
- 3. Pastorale familiare e delle situazioni difficili o irregolari e servizio al Vangelo della vita - Conclusione


" ... è lecito chiedersi quale immagine di Chiesa ha espresso il primo Sinodo dei Vescovi presieduto da Papa Francesco. Non esiterei a dire che emerge il volto di una Chiesa Madre, impegnata a generare, accompagnare e sostenere tutti i figli di Dio, nessuno escluso, facendosi volto per ciascuno di essi dell’infinita misericordia del cuore divino. Una Chiesa non auto-referenziale, ma “in uscita”, al servizio di tutto l’uomo in ogni uomo, per la salvezza di ogni creatura, proprio così protesa a celebrare la gloria di Dio come Chiesa “sinodale”, impegnata nel dialogo con la complessità delle culture, pronta a scommettere sulla famiglia quale cellula vitale per il futuro del mondo. Si è trattato anzitutto di una Chiesa “sinodale”. È stato lo stesso Francesco a sottolineare questo aspetto parlando 
ai partecipanti al Sinodo sabato 4 ottobre: “Abbiamo vissuto davvero un'esperienza di Sinodo, un percorso solidale, un cammino insieme”. Chi ha vissuto dal di dentro il Sinodo, non può che confermare questa descrizione, che corrisponde a quella di una Chiesa non arroccata nelle sue sicurezze, in ascolto dei segni dei tempi, pronta a mettersi in gioco per corrispondere alle chiamate di Dio e a spendersi per il bene degli uomini, al cui servizio è mandata. Una Chiesa dove tutti devono sentirsi coinvolti e partecipi, ciascuno secondo le responsabilità connesse ai doni ricevuti, fatta di battezzati adulti nella fede, che nella più completa libertà di espressione e nel reciproco ascolto si forzano di discernere e realizzare i disegni divini. Una Chiesa in cui, al di là di ogni logica individualista, tutti sono chiamati a camminare insieme, secondo il significato etimologico della parola “sinodo”: cammino comune, via da percorrere uniti.
Questa Chiesa di cristiani adulti e responsabili si è poi dimostrata al Sinodo più che  mai impegnata a dialogare con la complessità delle culture dell’intero “villaggio globale”: i vescovi, gli uditori e gli esperti presenti rappresentavano i più diversi popoli della terra, con le loro identità storiche e spirituali, pur accomunati dalla medesima fede in Gesù Cristo e dalla comunione universale della Chiesa .."
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