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domenica 3 aprile 2022

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 22/2021-2022 anno C

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino

V Domenica di Quaresima anno C

Vangelo:


Brano controverso, rifiutato, o addirittura eliminato dai codici più antichi fino al III secolo, ha trovato ospitalità nel Vangelo di Giovanni solo nel V secolo. In realtà il brano è di Luca per tematica, stile e e grammatica. Ignorato dai Padri greci, è, invece, il testo evangelico più commentato dai Padri latini. Sono "undici pericolosi versetti" che mettono in crisi le comunità cristiane che non riescono a capire e ad accettare il comportamento di Gesù. Infatti, il vero imputato di questo episodio non è la donna, bensì Gesù; la donna è solo l'esca per trovare un motivo per condannarlo. Il perdono concesso alla adultera, senza nemmeno pretenderne il pentimento, è davvero intollerabile, poiché mette a rischio l'assoluto dominio dell'uomo sulla donna (non vi è traccia dell'adultero, che avrebbe dovuto subire la stessa sorte della donna) e la sempre fragile stabilità coniugale. Il tema della misericordia, presente già nella Torah, raggiunge in Gesù la sua più alta espressione e questa pagina di Vangelo permette a noi di entrare in modo semplice e profondo nel grande mistero della misericordia di Dio. Riteniamo di poter meritare il perdono del Padre perché ci pentiamo, ma in realtà possiamo pentirci e cambiare esistenza perché, sempre e comunque, siamo da Lui perdonati. Dio ci ama non perché siamo buoni (chi mai può dire di esserlo?), ma, eventualmente, diventiamo buoni perché prendiamo coscienza di quanto è grande la sua misericordia per noi. Attraverso questa scandalosa pagina di Vangelo, siamo invitati a riconoscere nel volto anonimo della donna adultera, ed in quello violento dei zelanti custodi dell'ortodossia religiosa, il nostro volto di adulteri e di violenti. Siamo chiamati a riconoscerci traditori dell'alleanza stipulata nel Battesimo, del giuramento fatto di amare e servire solo il Signore. Perciò «la Chiesa si identifica con questa donna che da sempre è adultera perché non ama il suo Sposo e, giorno dopo giorno, viene rinnovata dal suo perdono. Solo l'incontro con Lui ci fa giusti colmandoci d'amore e gratitudine per la sua infinita misericordia»  (cit.)