Santa Messa
Alle ore 9.30 il Santo Padre Francesco ha presieduto nella Cappella Sistina la Santa Messa nel corso della quale ha amministrato il Sacramento del Battesimo a 33 neonati, 20 bambine e 13 bambini. Dopo la lettura del Santo Vangelo, il Papa ha pronunciato l’omelia.
Abbiamo ascoltato nella prima Lettura che il Signore si preoccupa dei suoi figli come un genitore: si preoccupa di dare ai suoi figliun cibo sostanzioso. Mediante il profeta Dio dice: «Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia?» (Is 55,2). Dio, come un bravo papà e una brava mamma, vuole dare cose buone ai suoi figli. E che cos’è questo cibo sostanzioso che Dio ci dà? E’ la sua Parola: la sua Parola ci fa crescere, ci fa portare buoni frutti nella vita, come la pioggia e la neve fanno bene alla terra e la rendono feconda (cfr Is 55,10-11). Così voi, genitori, e anche voi, padrini e madrine, nonni, zii, aiuterete questi bambini a crescere bene se darete loro la Parola di Dio, il Vangelo di Gesù. E anche darlo con l’esempio! Tutti i giorni, prendete l’abitudine di leggere un brano del Vangelo, piccolino, e portate sempre con voi un piccolo Vangelo in tasca, nella borsa, per poterlo leggere. E questo sarà l’esempio per i figli, vedere papà, mamma, i padrini, nonno, nonna, gli zii, leggere la Parola di Dio.
Voi mamme date ai vostri figli il latte – anche adesso, se piangono per fame, allattateli, tranquilli. Ringraziamo il Signore per il dono del latte, e preghiamo per quelle mamme – sono tante, purtroppo – che non sono in condizione di dare da mangiare ai loro figli. Preghiamo e cerchiamo di aiutare queste mamme.
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Un ultimo aspetto emerge con forza dalle Letture bibliche di oggi: nel Battesimo siamo consacrati dallo Spirito Santo. La parola “cristiano” significa questo, significa consacrato come Gesù, nello stesso Spirito in cui è stato immerso Gesù in tutta la sua esistenza terrena. Lui è il “Cristo”, l’unto, il consacrato, i battezzati siamo “cristiani”, cioè consacrati, unti . E allora, cari genitori, cari padrini e madrine, se volete che i vostri bambini diventino veri cristiani, aiutateli a crescere “immersi” nello Spirito Santo, cioè nel calore dell’amore di Dio, nella luce della sua Parola. Per questo, non dimenticate di invocare spesso lo Spirito Santo, tutti i giorni. “Lei prega, Signora?” – “Sì” - “Chi prega?” – “Io prego Dio” - Ma “Dio”, così, non esiste: Dio è persona e in quanto persona esiste il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. “Tu chi preghi?” – “Il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo”. Di solito preghiamo Gesù. Quando preghiamo il “Padre Nostro”, preghiamo il Padre. Ma lo Spirito Santo non lo preghiamo tanto. E’ tanto importante pregare lo Spirito Santo, perché ci insegna a portare avanti la famiglia, i bambini, perché questi bambini crescano nell’atmosfera della Trinità Santa. E’ proprio lo Spirito che li porta avanti. Per questo non dimenticate di invocare spesso lo Spirito Santo, tutti i giorni. Potete farlo, per esempio, con questa semplice preghiera: “Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore”. Potete fare questa preghiera per i vostri bambini, oltre che naturalmente per voi stessi!
Quando fate questa preghiera, sentite la presenza materna della Vergine Maria. Lei ci insegna a pregare lo Spirito Santo, e a vivere secondo lo Spirito, come Gesù. La Madonna, nostra madre, accompagni sempre il cammino dei vostri bambini e delle vostre famiglie. Così sia.
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Angelus
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi celebriamo la festa del Battesimo del Signore, che conclude il tempo di Natale. Il Vangelo descrive ciò che avvenne sulla riva del Giordano. Nel momento in cui Giovanni Battista conferisce il battesimo a Gesù, il cielo si apre. «Subito – dice san Marco – uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli» (1,10). Torna alla mente la drammatica supplica del profeta Isaia: «Se tu squarciassi i cieli e scendessi!» (Is 63,19). Questa invocazione è stata esaudita nell’evento del Battesimo di Gesù. È così finito il tempo dei “cieli chiusi”, che stanno ad indicare la separazione tra Dio e l’uomo, conseguenza del peccato. Il peccato ci allontana da Dio e interrompe il legame tra la terra e il cielo, determinando così la nostra miseria e il fallimento della nostra vita. I cieli aperti indicano che Dio ha donato la sua grazia perché la terra dia il suo frutto (cfr Sal 85,13). Così la terra è diventata la dimora di Dio fra gli uomini e ciascuno di noi ha la possibilità di incontrare il Figlio di Dio, sperimentandone tutto l’amore e l’infinita misericordia...
Maria, Madre di Dio e della Chiesa, accompagni il cammino di tutti noi battezzati; ci aiuti a crescere nell’amore verso Dio e nella gioia di servire il Vangelo, per dare così senso pieno alla nostra vita.
Dopo l'Angelus:
Cari fratelli e sorelle,
saluto tutti voi, romani e pellegrini!
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C’è tanto bisogno oggi di misericordia, ed è importante che i fedeli laici la vivano e la portino nei diversi ambienti sociali. Avanti! Noi stiamo vivendo il tempo della misericordia, questo è il tempo della misericordia.
Domani sera partirò per un viaggio apostolico in Sri Lanka e nelle Filippine. Grazie del vostro augurio in quel cartello, grazie tante! E vi chiedo per favore di accompagnarmi con la preghiera e chiedo anche agli Srilankesi e ai Filippini che sono qui a Roma che preghino specialmente per me per questo viaggio. Grazie!
Auguro a tutti una buona domenica, anche se è un po’ brutto il tempo, ma una buona domenica. E oggi è anche un giorno per ricordare con gioia il proprio Battesimo. Ricordatevi quello che vi ho chiesto, di cercare la data del Battesimo, così ognuno di noi potrà dire: io sono stato battezzato il tal giorno. Che oggi ci sia la gioia del Battesimo.
Non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
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