S. Messa - Cappella della Casa Santa Marta, Vaticano
8 gennaio 2015
inizio 7 a.m. fine 7:45 a.m.
Papa Francesco:
“Attraverso l’amore al prossimo arriviamo a conoscere Dio”
Dio ci precede sempre nell’amore. E’ uno dei passaggi dell’omelia di Papa Francesco nella Messa mattutina a Casa Santa Marta con un gruppo di fedeli, la prima dell’anno 2015. Il Pontefice ha sottolineato che l’amore cristiano è fatto di opere concrete, non parole. Ed ha ribadito che per conoscere Dio non basta l’intelletto, è necessario l’amore.
Solo per la strada dell’amore si conosce Dio
In questi giorni dopo Natale, ha rilevato Francesco, la parola chiave nella liturgia è “manifestazione”. Gesù si manifesta: nella festa dell’Epifania, nel Battesimo e ancora alle nozze di Cana. Ma, si è chiesto il Papa, “come possiamo conoscere Dio?”. E’ proprio questo, ha annotato, il tema da cui parte l’Apostolo Giovanni nella Prima Lettura, sottolineando che per conoscere Dio il nostro “intelletto”, “la ragione” è “insufficiente”. Dio, ha soggiunto, “si conosce totalmente nell’incontro con Lui e per l’incontro la ragione non basta”. Ci vuole qualcosa di più:
“Dio è amore! E soltanto per la strada dell’amore, tu puoi conoscere Dio. Amore ragionevole, accompagnato dalla ragione. Ma amore! 'Ma come posso amare quello che non conosco?'; 'Ama quelli che tu hai vicino'. E questa è la dottrina di due Comandamenti: Il più importante è amare Dio, perché Lui è amore; Ma il secondo è amare il prossimo, ma per arrivare al primo dobbiamo salire per gli scalini del secondo: cioè attraverso l’amore al prossimo arriviamo a conoscere Dio, che è amore. Soltanto amando ragionevolmente, ma amando, possiamo arrivare a questo amore”.
L’amore di Dio non è una telenovela
...
L’amore di Dio è come il fiore del mandorlo
Francesco ha così osservato che non siamo stati noi a dare l’amore a Dio, ma è stato “Lui che ha amato noi e ha mandato suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati”. Nella persona di Gesù, è stata la sua riflessione, “possiamo contemplare l’amore di Dio” e seguendo il suo esempio “arriviamo – scalino per scalino – all’amore di Dio, alla conoscenza di Dio che è amore”. Richiamando poi il profeta Geremia, il Papa ha detto che l’amore di Dio ci “precede”, ci ama prima ancora che noi lo cerchiamo. L’amore di Dio, ha sottolineato, è come “il fiore del mandorlo”, che è “il primo a fiorire in primavera”. Il Signore “ci ama per primo”, “sempre avremo questa sorpresa”. Ed ha osservato che “quando noi ci avviciniamo a Dio attraverso le opere di carità, la preghiera, nella Comunione, nella Parola di Dio”, “troviamo che Lui è lì, per primo, aspettandoci, così ci ama”.
L’amore di Dio ci aspetta sempre
...
“Così è l’amore di Dio: sempre ci aspetta, sempre ci sorprende. E’ il Padre, è nostro Padre che ci ama tanto, che sempre è disposto a perdonarci. Sempre! Non una volta, 70 volte 7. Sempre! Come un padre pieno di amore e per conoscere questo Dio che è amore dobbiamo salire per lo scalino dell’amore per il prossimo, per le opere di carità, per le opere di misericordia, che il Signore ci ha insegnato. Che il Signore, in questi giorni che la Chiesa ci fa pensare alla manifestazione di Dio, ci dia la grazia di conoscerLo per la strada dell’amore”.
Guarda il video