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martedì 10 gennaio 2012

Pubblicata la Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della fede proclamato da Benedetto XVI (11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013)

Pochi mesi dopo la conclusione del Vaticano II, fu Paolo VI - il Papa che lo confermò e con rispettosa fermezza lo guidò e ne iniziò l'applicazione in tempi difficili - a volere un Anno della fede nel diciassettesimo centenario del martirio degli apostoli Pietro e Paolo, anno che fu concluso il 30 giugno 1968 con il Credo del Popolo di Dio. Se infatti "il Concilio non tratta espressamente della fede, ne parla ad ogni pagina, ne riconosce il carattere vitale e soprannaturale, la suppone integra e forte, e costruisce su di essa le sue dottrine" spiegò l'8 marzo 1967 Papa Montini.
La stessa convinzione ha spinto Benedetto XVI - che da giovane teologo ha vissuto il Vaticano II in prima persona - a indire un'analoga celebrazione, nel cinquantesimo anniversario del suo inizio e vent'anni dopo la promulgazione del catechismo che del concilio è frutto. Suo scopo essenziale è lo stesso che guidò Paolo VI, e cioè "rendersi conto dell'essenziale importanza che il Concilio, coerente con la tradizione dottrinale della Chiesa, attribuisce alla fede", a cui esso ha dato "nuova testimonianza e nuovo splendore".
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Con la Lettera apostolica Porta fidei dell’11 ottobre 2011, Benedetto XVI ha indetto un Anno della fede. Esso avrà inizio l’11 ottobre 2012, 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e terminerà il 24 novembre 2013, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo. Con la promulgazione di tale Anno il Santo Padre intende mettere al centro dell’attenzione ecclesiale ciò che, fin dall'inizio del suo Pontificato, gli sta più a cuore: l’incontro con Gesù Cristo e la bellezza della fede in Lui. D’altra parte, la Chiesa è ben consapevole dei problemi che oggi la fede deve affrontare e sente quanto mai attuale la domanda che Gesù stesso ha posto: «Il Figlio dell’uomo, quando tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?» (Lc 18, 8). Per questo, «se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione ed una forza reale grazie all'incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci» (Discorso per la presentazione degli auguri natalizi alla Curia romana, 22 dicembre 2011). 

Sulla Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede, Roberto Piermarini ha intervistato padre Hermann Geissler, responsabile dell’Ufficio Dottrinale del dicastero vaticano
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Un manuale per il periodo proclamato da Benedetto XVI fissato tra l'11 ottobre 2012 e il 24 novembre 2013