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giovedì 5 gennaio 2012

GIÙ LA SARACINESCA - Reportage di Repubblica

Stretti tra una crisi che non dà segni di remissione e la moltiplicazione dei centri commerciali, i negozi chiudono i battenti al ritmo di decine di migliaia all'anno. Un problema economico e sociale, visto che entro il 2011 ci saranno per questo 150mila nuovi disoccupati. 
Ecco come i negozianti che perdono l'attività tentano di riconvertirsi nelle vendite a domicilio e nell'ambulantato

I consumi, secondo i dati della Confesercenti, vanno peggio delle previsioni e la ripresa tarda. Il risultato è un forte restringimento del numero di esercizi in attività. Il negoziante che fallisce, se può, si ricicla nelle vendite a domicilio o nel commercio ambulante, entrambi fenomeni in crescita

La fiducia dei consumatori è a livelli bassissimi. Le vendite al dettaglio sono in calo. Fallimenti in forte aumento. Un salasso di 150 mila posti di lavoro e rischio di "desertificazione" nei centri urbani

Schiacciati dalle grandi distribuzioni i piccoli negozi cercano nuove strategie per restare in vita e vincere la crisi. Chi può tenta di mantenere l'attività in famiglia: "Nei momenti di difficoltà possiamo permetterci di guadagnare meno soldi". E i municipi provano a correre ai ripari offrendo condizioni agevolate a chi acquista al dettaglio (di Rosaria Amato, video di Fanuel Morelli)

''Sopravviviamo solo grazie alla conduzione familiare''