Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al to popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Vangelo: Lc 6,17.20-26
Le Beatitudini costituiscono la Magna Charta del cristiano, il Manifesto del Regno, la Rivelazione del sogno d'amore di Dio. Capovolgendo la scala dei valori dell'uomo, esse sono tutto il contrario del modo in cui l'uomo cerca di salvare se stesso. Nella lingua ebraica "Beato = Ashré" significa: colui che è in relazione con Dio" (Ashré), perciò le Beatitudini ci rivelano in che modo bisogna relazionarsi con Dio, ma principalmente in che modo Dio si relaziona e agisce nella storia umana.
Esse rappresentano la definitiva rivelazione del "Deus Absconditus" che ora ci viene consegnata nella vita di Gesù. Nel Figlio, infatti, siamo chiamati a contemplare in che modo il Padre ci dona il Regno: solidarizzando con i poveri, gli affamati, coloro che piangono. < <Odiato, emarginato, insultato, respinto e diffamato, Gesù si identifica con loro>> (cit.). Destinatari del brano sono coloro che, scoperto il tesoro nel campo, hanno deciso di seguire Gesù abbandonando tutto ciò che è di impedimento alla sequela. Se così non è: <<Ahimè per noi!>>, siamo da compiangere come i morti.