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domenica 14 febbraio 2016

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 11/2015-2016 (C) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: Lc 4,1-13




" Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della prova."(Sir 2,1-2)
Come ogni anno la prima Domenica di Quaresima ci presenta la pagina del Vangelo delle tentazioni.
Esse sono modulate su quelle del popolo di Israele durante i quarant'anni di cammino nel deserto, luogo infernale, invivibile, di morte, dove tutto è pericolo e veniamo tentati nella fede, simbolo di tutta una vita, realtà che non possiamo evitare di percorrere. Attraverso di esse l'evangelista intende illustrare la scelta di solidarietà di Gesù con noi suoi fratelli compiuta nel battesimo, in obbedienza al Padre. Luca desidera fare chiarezza circa il messianismo di Gesù, il suo categorico rifiuto di viverlo all'insegna del potere, di qualsivoglia potere:
Economico (il pane), Politico (i regni) e Religioso (il tempio).
Mentre il divisore agisce attraverso il desiderio della ricchezza e del dominio - religioso o civile che sia - Gesù sceglie l'ascolto obbediente della Parola del Padre nell'umiltà, nella povertà e nel servizio agli ultimi. Egli non cade nel tranello del tentatore, non si lascia vincere dalla tentazione di usare il potere, che è ontologicamente satanico, nemmeno a fin di bene:
"Usare i mezzi del nemico significa già lavorare per lui, il cui fine è quello di far usare tali mezzi all'uomo, che producono il male, rendendolo un idolatra"(cit.). Gesù ci insegna, e lo insegna perché lo vive, che c'è una realtà che vale più del pane, più del potere, più della gloria, ed è quella di vivere da figlio obbediente alla Parola del Padre, totalmente rivolto a Lui, nel servizio umile ai fratelli.