«La matita di Dio», così si definiva, ha lasciato il segno in tutto il mondo. Perché in occasione del centenario della sua nascita, che cade oggi, Madre Teresa di Calcutta verrà ricordata non solo nella sua patria d’adozione, l’India, dove è sepolta. Moltissimi Paesi europei e delle Americhe, in Asia anche Singapore e Libano, le rendono omaggio con la preghiera e l’adorazione eucaristica, celebrazioni liturgiche e cerimonie civili, eventi culturali come simposi, mostre e spettacoli. Dio ci ha creato per cose più grandi: amare ed essere amati è il tema delle iniziative, trasversali all’appartenenza religiosa o etnica...
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... Oggi a Pristina, capitale del Kosovo, si respira questo spirito e si vive questa esperienza: «Ogni parrocchia ha raccolto delle offerte, ogni famiglia ha tenuto un salvadanaio per dare il proprio contributo». Offerte sono arrivate anche dai non cattolici e dalla diaspora albanese in Europa e in America per costruire la cattedrale dedicata a Madre Teresa. «Sorgerà al centro di Pristina in un terreno dismesso che in epoca jugoslava ospitava una prigione e la sede della polizia serba», dice don Lush Gjergji, vicario generale del vescovo. L’inaugurazione della nuova cattedrale, già simbolo identitario della piccola comunità cattolica albanese kosovara, sarà celebrata il cinque settembre prossimo. Il presidente della Repubblica balcanica del Kosovo, Fatmir Sejdiu, ha proclamato il 2010 «Anno di Madre Teresa» per celebrare i cento anni dalla sua nascita.