
Le ambiguità dell'Anno internazionale proclamato dall'Onu
Largo ai giovani, si usava dire una volta, e l’espressione viene ora attualizzata dalle Nazioni Unite che hanno inaugurato ieri l’Anno Internazionale dedicato appunto ai giovani. Lo scopo dichiarato di questo ennesimo anno celebrativo è mettere i giovani al centro delle varie politiche di sviluppo, pace e solidarietà. L’Onu, impegnata nel raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, punta su «energia, passione e creatività» dei giovani in questa lotta per sradicare la povertà e le disuguaglianze. Tutto bello, tutto condivisibile finché siamo all’enunciazione dei princìpi. Entrando però nel dettaglio delle proposte e delle iniziative non si possono non rilevare alcune incongruità e contraddizioni.
Largo ai giovani, si usava dire una volta, e l’espressione viene ora attualizzata dalle Nazioni Unite che hanno inaugurato ieri l’Anno Internazionale dedicato appunto ai giovani. Lo scopo dichiarato di questo ennesimo anno celebrativo è mettere i giovani al centro delle varie politiche di sviluppo, pace e solidarietà. L’Onu, impegnata nel raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, punta su «energia, passione e creatività» dei giovani in questa lotta per sradicare la povertà e le disuguaglianze. Tutto bello, tutto condivisibile finché siamo all’enunciazione dei princìpi. Entrando però nel dettaglio delle proposte e delle iniziative non si possono non rilevare alcune incongruità e contraddizioni.