"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Vangelo:
Mc 4,35-41
Dopo la narrazione delle parabole del chicco di grano e del granellino di senapa, Gesù mette alla prova la fede dei suoi discepoli per sapere se hanno compreso la Parola appena proclamata. La risposta toglie ogni dubbio: i discepoli non hanno capito nulla. La crescita e lo sviluppo del Regno di Dio non stanno nelle mani dell'uomo, tanto meno sono frutto del caso. Nelle difficoltà, che mai mancheranno, Gesù esorta i suoi a non avere paura degli eventi, ad avere fiducia che, in ogni avvenimento, anche nel più tragico, sono sempre nelle mani del Padre. E' Lui che tiene saldamente in mano il timone della storia e la vita dei suoi figli. Nessuna notte, nessuna tempesta (simboli biblici del male), nessuna persecuzione, potrà mai impedire la realizzazione del Regno. Non c'è tempesta che possa sommergere e affondare la piccola barca della Chiesa, anche se le onde la sovrastano, fino a quando in essa sarà presente Gesù, anche se sembra dormire. In realtà, chi dorme è solo la nostra fede in Lui. Le angosce, le paure della Chiesa nascono dal non avere ancora compreso chi è Gesù. La domanda: «Chi è costui?», risuonerà lungo tutto il Vangelo di Marco fin sotto la croce (dove troverà risposta per bocca di un pagano), conducendo il lettore alla scoperta non di una dottrina, non di un catechismo, non di una nuova idea su Dio, ma all'incontro con una Persona: «Gesù, Messia, Figlio di Dio» (1,1), potenza di Dio e unico salvatore del mondo.