Giornata mondiale del malato.
Ecco perché Lourdes è la casa dei malati
L'iniziativa voluta nel 1992 da san Giovanni Paolo II come «momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa»
Era il 13 maggio 1992, festa della Madonna di Fatima, quando san Giovanni Paolo II in una lettera al cardinale Fiorenzo Angelini comunicava l'istituzione della Giornata mondiale del malato. Veniva fissata in un'altra memoria mariana, quella della Vergine di Lourdes, l'11 febbraio, il giorno in cui sempre Wojtyla aveva pubblicato, otto anni prima, la lettera apostolica Salvifici doloris sul significato cristiano della sofferenza. Nelle intenzioni del Papa polacco questa Giornata doveva essere «un momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il Santo Volto di Cristo».
Maria va incontro ai suoi figli
Il tema della Giornata che si celebra domani, la ventiseiesima, è dato dalle parole che Gesù, innalzato sulla croce, rivolge a sua madre Maria e all’apostolo Giovanni: «“Ecco tuo figlio ... Ecco tua madre”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé» (Gv 19,26-27). Parole che, scrive papa Francesco nel suo messaggio, «danno origine alla vocazione materna di Maria nei confronti di tutta l’umanità. Lei sarà in particolare la madre dei discepoli del suo Figlio e si prenderà cura di loro e del loro cammino. E noi sappiamo che la cura materna di un figlio o una figlia comprende sia gli aspetti materiali sia quelli spirituali della sua educazione». Maria che va incontro ai bisogni dei suoi figli, come i malati e i sofferenti che dal 1858 si recano a Lourdes per pregare e chiedere grazie, sono quindi al cuore di questa domenica.
I patimenti di Bernadette
«I grandi ammalati che vanno a Lourdes continuano la vita di Bernadette, che è stata anche lei una grande ammalata» disse in una conferenza a Roma nel 2008 padre René Laurentin, massimo studioso di Lourdes morto lo scorso settembre a 99 anni. «A Lourdes, per la prima volta, si sono visti ammalati in pellegrinaggio, su treni che non erano predisposti per questi viaggi. A Lourdes, gli ammalati trovano la libertà interiore. Tutti vanno a Lourdes a chiedere la guarigione, ma quando sono lì in attesa del passaggio in mezzo a loro del Santissimo Sacramento non pregano per se stessi ma per gli altri, per tutti» aggiungeva il mariologo francese.
La sorgente miracolosa e la prima guarita
Il 25 febbraio 1858, nella nona apparizione di Lourdes, Bernadette seguendo le indicazioni della Vergine scavò con le mani nel terreno melmoso e trovò una sorgente d'acqua, che diede origine subito dopo, il 1° marzo 1858, alla prima guarigione miracolosa: quella di Catharine Latapie.
«Era una rude e povera paesana, per niente devota» spiegò sempre padre Laurentin in un’intervista ad Andrea Tornielli, «due anni prima, cadendo da una quercia, si era slogata il braccio: due dita erano rimaste piegate e paralizzate, l’arto non si era più ristabilito e la donna non poteva più filare né lavorare a maglia. Catherine aveva sentito parlare di quella fonte che a Lourdes confortava i malati. Arriva rimorchiando due dei suoi figli, mentre un terzo è già pesante e vivace nel suo grembo. Alla grotta prega e poi si avvicina alla fonte. Immerge la mano e le dita paralizzate e contorte si sciolgono e riacquistano la loro mobilità: riesce per la prima volta a congiungere le mani in preghiera. Ma ecco che la donna avverte un forte dolore al ventre. Sono le doglie del parto. Lei prega: "Santa Vergine, fatemi prima tornare a casa". I dolori cessano e Catherine può far ritorno a Loubajac, dove partorisce tranquillamente. La sua guarigione sarà una delle sette riconosciute come miracolose dall’inchiesta del vescovo. È in assoluto la prima delle guarigioni di Lourdes».
(fonte: AVVENIRE 10/02/2018)
Ogni anno Lourdes è meta incessante di circa 5 milioni di ammalati che invocano protezione e conforto. La grotta in mezzo ai Pirenei francesi evoca le apparizioni mariane più famose della storia, riconosciute ufficialmente dalla Chiesa. Avvennero nel 1858 ed ebbero come protagonista una ragazza di quattordici anni, Bernadette Soubirous.
La Vergine le apparve per ben diciotto volte in una grotta, lungo il fiume Gave. Le parlò nel dialetto locale, le indicò il punto in cui scavare con le mani per trovare quella che si rivelerà una sorgente d’acqua, al contatto con la quale sarebbero scaturiti molti miracoli. Tutto ebbe inizio giovedì, 11 febbraio 1858, quando Bernadette si recò a raccogliere legna secca nel greto del fiume Gave, insieme ad una sorella e ad una loro amica. Un rumore che proveniva dal cespuglio che si trovava nella grotta attirò la ragazzina alla quale apparve la Vergine presentandosi come Immacolata concezione e confermando quindi il dogma del concepimento immacolato di Maria promulgato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854, quattro anni prima.
Per questo l’11 febbraio la Chiesa celebra la memoria della Madonna di Lourdes alla qualeSan Giovanni Paolo II volle associare la Giornata Mondiale del Malato. Le apparizioni di Lourdes vennero ufficialmente riconosciute dal vescovo di Tarbes il 18 febbraio del 1862. Ben presto fu eretta una grande chiesa così come la Vergine aveva richiesto. Lourdes divenne subito il più celebre dei luoghi mariani. Un ufficio speciale (le Bureau médical) fu incaricato di vagliare scientificamente le guarigioni che iniziarono a verificarsi immediatamente. Di miracoli finora ne sono stati riconosciuti una settantina, ma di fatto sono molti di più. Ancora più numerose sono le conversioni. ...
Nuovo miracolo riconosciuto a Lourdes,
è il 70°
La guarigione miracolosa di suor Bernadette Moriau attestata da Bureau Medicale del santuario mariano più famoso del mondo
È stato annunciato oggi, domenica 11 febbraio 2018, dal vescovo di Beauvais, monsignor Jacques Benoit-Gonin, il riconoscimento ufficiale del 70° miracolo avvenuto a Lourdes. Si tratta della guarigione di una religiosa, suor Bernadette Moriau, che era affetta da molti anni da una grave paralisi.
La religiosa, oggi settantanovenne, soffriva dalla fine degli anni Sessanta della “sindrome della coda di cavalloˮ, causata da una fuoriuscita della porzione centrale più morbida del disco che provoca pressione sulle radici nervose della colonna lombare. Dal 1987 era impossibilitata a camminare.
Il miracolo è avvenuto l'11 luglio 2008 ma viene annunciato dieci anni dopo, nel giorno della festa di Nostra Signora di Lourdes (11 febbraio), nel 160° anniversario delle apparizioni della Vergine alla veggente Bernadette Soubirous. Suor Moriau è una religiosa delle Francescane Oblate del Sacro Cuore di Gesù. Questo è il suo racconto in un video diffuso dalla diocesi di Beauvais.
«Nel febbraio 2008 il mio medico mi ha invitato al pellegrinaggio diocesano a Lourdes in programma dal 3 al 7 luglio... Io non c'ero mai stata da quando mi ero ammalata... Nella grotta ho avvertito la presenza misteriosa di Maria e della piccola Bernadette... In nessuno caso io ho mai domandato la guarigione. Ho domandato la conversione del cuore e la forza per proseguire il mio cammino di ammalata».
Al suo ritorno nella sua comunità di Besles, presso Beauvais, è avvenuta la guarigione. «L'11 luglio, durante il nostro tempo di adorazione in comunione con Lourdes, rivivevo nel mio cuore il momento forte della benedizione degli ammalati con il Santissimo Sacramento e ho avvertito veramente questa presenza di Gesù... Alla fine dell'adorazione, ho provato nel mio corpo una sensazione di calore... mi sono sentita bene».
Il vescovo Benoit-Gonin, nel comunicato della diocesi, aggiunge: «L'11 luglio, alla fine del pomeriggio, suor Bernadette Moriau ha passato un certo tempo in adorazione che ha vissuto in comunione con Lourdes e il pellegrinaggio che aveva appena fatto. Ritornata nella sua camera, si è sentita chiamata a disfarsi delle sue protesi: il corsetto, le stampelle, e ha fermato il neurostimolatore... Immediatamente si è messa a camminare senza alcun aiuto, in modo totalmente autonomo. Ha chiamato a testimoni le sue consorelle che hanno constatato il cambiamento».
Il medico della religiosa ha preso atto della guarigione, che è stata successivamente presentata al Bureau Médical Internationalde Lourdes. Il caso è stato esaminato nel corso dell'annuale riunione del comitato medico il 18 e 19 novembre 2016: il verdetto è stato approvato da tutti i medici tranne uno, i quali hanno concluso che la guarigione di suor Moriau «resta inspiegabile allo stato attuale delle nostre conoscenze scientifiche».
(fonte: Vatican Insider 11/02/2018)