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domenica 12 luglio 2015

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 30/2014-2015 (B) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: 
Mc 6,7-13








Con questo brano l'evangelista apre un nuova sezione chiamata "la sezione dei pani"(6,6b-8,30), che ci condurrà fino alla confessione di Pietro(8,29), culmine della prima parte del Vangelo di Marco. Dopo il rifiuto di credere dei Nazaretani(6,1-6a) segue adesso l'invio in missione degli apostoli, attraverso la quale Marco condurrà la sua comunità alla comprensione del senso autentico della "fractio panis" e in esso la presenza del corpo di Gesù. La pericope di questa Domenica rappresenta la "magna charta" della nuova comunità e rimanda al contenuto delle Beatitudini (Mt 5,1-12). Dopo aver inviato i dodici  "a predicare"(3,14), Gesù adesso li invia ancora ordinando loro con quale stile di vita dovranno presentarsi agli altri: in assoluta povertà, come anche Lui ha vissuto, testimoniando ciò con la propria vita. Né bisaccia, né denaro e nemmeno il pane, poiché l'unico Pane che dovranno portare con loro è il Signore Gesù (cfr, 8,14). Non esiste missione alcuna che non debba nascere da questa povertà, che Gesù ordina ai discepoli di ieri e a quelli di oggi. La Chiesa tutta è chiamata a contare solamente sulla solida roccia della fedeltà del suo Signore e non sui mezzi umani, per quanto potenti e sofisticati possano essere, come bene aveva compreso l'apostolo Paolo (1Cor 2,1-5). La povertà è il segno concreto e autentico che manifesta visibilmente la fede della Chiesa, senza di essa infatti non c'è fede, se non a chiacchiere. Tutto ciò la comunità delle origini lo aveva ben compreso, come Pietro che, di fronte allo storpio seduto alla porta del tempio di Gerusalemme, così esordisce: "Non ho né argento né oro, ma ti do ciò che ho: nel Nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina !".