Lectio del Vangelo della domenica
a cura di fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
II DOMENICA di AVVENTO - anno C - 9-12-2012
Per ricominciare un nuovo cammino
1. Dopo aver meditato sulla venuta del Figlio dell’Uomo che porta a compimento il fine salvifico della nostra esistenza e la fine delle nostre iniquità, il vangelo di questa seconda domenica di Avvento (Lc 3,1-6) ci propone di meditare su una figura singolare e tipica: Giovanni Battista, di origine sacerdotale (Lc 1,8-16). figura profetica esemplare che, vivendo con lo spirito e la potenza di Elia profeta (Lc 1,17), annuncia la venuta del Signore e insegna quali scelte di vita è necessario fare per prepararsi ad accoglierLo.
2. La pagina del vangelo si apre con uno sguardo attento alla storia contemporanea, politica e religiosa, ai tempi di Giovanni Battista e di Gesù (Lc 3,1-2). Dal punto di vista politico: l’occupazione romana della Palestina, perfettamente organizzata nella sua egemonia capillare su tutto il territorio, ma anche piena di intrighi politico-militari per la lotta al potere. Dal punto di vista religioso: una classe sacerdotale ben organizzata e ossequiente all’occupatore, ma anch’essa piena di intrighi “ecclesiastici” (il sommo sacerdote Anna era stato deposto dai romani e sostituito da Caifa, ma di fatto era Anna che continuava ad esercitare le sue funzioni primaziali… ).
3. Di fronte a questo panorama politico e religioso, fa da contrasto la figura di Giovanni Battista