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domenica 20 ottobre 2024

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 49 - 2023/2024 anno B

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B 

Vangelo:

Mc 10,35-45 

Come nei due precedenti annunci della passione, (8,31-38 ; 9,30-32), anche nel terzo viene evidenziata l'incomprensione dei discepoli, la loro testardaggine nel non voler accogliere la proposta di vita di Gesù. Più il Signore manifesta il volto di un messia fatto d'amore disinteressato, di servizio fraterno e dono pieno della vita, più si scoprono i discepoli impegnati in accese dispute per la lotta al potere, i loro progetti di primeggiare, gli onori da ricevere. In questo modo l'evangelista ci presenta due di loro - Giacomo e Giovanni - nel loro maldestro tentativo di piegare Gesù ai loro desideri, alle loro brame di potere. I due si ritrovano ad andare dietro Gesù, ma in realtà non lo seguono, non gli si accostano per imparare da Lui ma, come Pietro, gli si pongono davanti quasi a volerne prendere il posto alla guida della comunità. Anche questa volta Gesù stronca sul nascere ogni tentativo in questo senso. Il cammino che condurrà Gesù a Gerusalemme continuerà ad essere sotto il segno del servizio umile ai fratelli fino alla consegna totale di sé, fino alla croce. Aver parte con Gesù significa partecipare del suo stesso destino, essere immersi nelle stesse acque amare della morte, «innestati, a somiglianza di Lui, nella sua morte» (Rm 6,5). Per il discepolo non c'è altra via alla gloria se non seguire il Maestro fino in fondo, fino alla croce, per amore. Nella comunità di Gesù, perciò, la gerarchia dei valori, i criteri che dominano la vita vanno giocoforza rovesciati. Il primato assoluto non è dato al potere (che è sempre e comunque diabolico), ma al servizio fraterno nell'amore gratuito. Come per il Maestro, così per il discepolo.