Papa Francesco ha incontrato a sorpresa, nell'ambito dei «venerdì della Misericordia», venti donne che sono state liberate dalla schiavitù del racket della prostituzione, ospiti della struttura romana della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi.
6 provengono dalla Romania, 4 dall'Albania, 7 dalla Nigeria, e le altre tre rispettivamente da Tunisia, Italia, Ucraina. L'età media delle ospiti è sui 30 anni.
Tutte hanno subito gravi violenze fisiche e vivono protette.
Con loro, ad accogliere il Papa, c'erano il responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Paolo Ramonda, l'assistente spirituale Don Aldo Buonaiuto, due operatori di strada e la responsabile dell'appartamento che si trova nella zona nord di Roma.
«Io vi chiedo perdono per tutti quegli uomini che vi hanno fatto soffrire» ha esordito così Papa Francesco rivolgendosi alle donne aiutate dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.
«Se qualcuno ti dice che Cristo non è risorto, tu gli puoi dire che Cristo è risorto perché tu ne sei testimone», ha spiegato Papa Francesco a Stefania, una delle ragazze che ha raccontato la sua testimonianza. Lei è arrivata dalla Romania quando aveva appena 18 anni, i suoi vicini di casa le avevano offerto un lavoro in Italia come babysitter così avrebbe potuto aiutare i suoi genitori economicamente. Erano molto poveri e a volte mancava anche il cibo. Una volta arrivata in Italia l'amara sorpresa. Le hanno dato un abitino succinto e la hanno obbligata a prostituirsi. Lei non voleva, per questo l'hanno picchiata e torturata per giorni prima di rimandarla in strada. Nonostante le sue condizioni fisiche fossero evidentemente disastrose c'è stato chi si è fermato per comperare del sesso. È stata salvata da don Aldo Buonaiuto e dai volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII, che si sono presi cura di lei fino a farla rifiorire sia nel corpo che nello spirito.
L'odierna visita di Papa Francesco alla struttura di Pietralata, a Roma, si può considerare un altro richiamo alle coscienze per combattere la tratta di essere umani, che il Pontefice ha più volte definito come «un delitto contro l'umanità» e «una piaga nel corpo dell'umanità contemporanea, una piaga nella carne di Cristo».
Guarda il video della visita a sorpresa di Papa Francesco nella struttura romana della Comunità Papa GiovanniXXIII:
Il gesto si aggiunge ai "venerdì della Misericordia" già vissuti dal Papa nel corso del Giubileo:
A gennaio ha visitato una casa di riposo per anziani e una per malati in stato vegetativo a Tor Spaccata.
A febbraio, una comunità per tossicodipendenti a Castelgandolfo.
A marzo (Giovedì Santo) il Centro di accoglienza per profughi (CARA) di Castelnuovo di Porto
Ad aprile la visita dei profughi e migranti nell'Isola di Lesbo; a maggio la comunità del "Chicco" per persone con grave disabilità mentale a Ciampino.
A giugno due comunità romane per sacerdoti anziani e sofferenti.
Venerdì 29 luglio, nel corso del viaggio in Polonia, il Papa ha compiuto il suo "venerdì della Misericordia" con la preghiera silenziosa ad Auschwitz - Birkenau, la visita ai bambini malati all'ospedale pediatrico di Cracovia e la Via Crucis con i giovani della GMG, presenti i giovani iracheni, siriani e provenienti da altre zone di guerra e disagio.
(fonte testo: AVVENIRE 12/08/2016)