L’abbiamo scritto tante volte, nel corso di questi anni. L’Italia è sempre più povera. Ma stavolta i dati fanno davvero impressione. Siamo costretti a risparmiare sempre di più perfino sugli alimenti, come nel Dopoguerra. Ce lo dice l’Ufficio studi di Confcommercio, commentando i dati Istat delle vendite al dettaglio.
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Sono molto preoccupanti i dati di oggi, diffusi dalle agenzie e dai siti dei giornali più attenti alle famiglie (a cominciare dal sito di Famiglia Cristiana, sempre più spesso prezioso sensore dei malesseri delle famiglie italiane). I consumi pro-capite crollano del 3%, e quelli alimentari rischiano nel 2012 un -6 per cento. Certo, alle famiglie non servono i dati di Confcommercio. Ogni famiglia sa sulla propria pelle che oggi è sempre più difficile arrivare alla fine del mese.
Ma perché non lo sa il Governo? Perché le misure già adottate e quelle previste nei prossimi giorni non fanno i conti con la grave e progressiva perdita di potere di acquisto delle famiglie?
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Tredici gruppi di studio, nel pomeriggio di ieri, hanno arricchito con proposte e testimonianze gli Stati Generali degli Amici dei poveri, convocati dalla Comunità di Sant’Egidio a Napoli sotto il titolo di “Chiesa di tutti, particolarmente dei poveri”. Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, le ha riassunte nelle sue conclusioni.

In Italia oltre 3 milioni di persone vivono in una condizione di povertà assoluta - ovvero non riescono ad accedere ai beni e servizi essenziali - e altri 8 milioni sono in una condizione di povertà relativa. E, forse anche per colpa della crisi, si registra un calo della tensione solidaristica. La società è più dura con tutti, soprattutto verso i più deboli. È lo spaccato che emerge dalla prima sessione dei lavori degli "Stati generali degli amici dei poveri", che si tiene - oggi e domani - a Napoli.
Un confronto a tutto campo sul tema "Chiesa di tutti e particolarmente dei poveri", a 50 anni dal Concilio Vaticano II, tra i rappresentanti di 160 movimenti e associazioni di volontariato che operano in Italia promosso dall’arcidiocesi di Napoli, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità "Giovanni XXIII".
Leggi tutto: Sant'Egidio: undici milioni di poveri "La società troppo dura con i deboli"Agli "Stati Generali" del volontariato cattolico colloquio con il cardinale arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe
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