Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



lunedì 25 febbraio 2013

Dimissioni di Papa Benedetto XVI - "Il silenzio dopo l'oceano di parole" di Luca Rolandi - "L'enciclica non scritta di papa Benedetto" di Aldo Maria Valli

È trascorsa più di una settimana dall'annuncio che ha sconvolto, anche in termini positivi, la vita della Chiesa cattolica e determinato una nuova fase nella sua storia. Commenti, analisi, ringraziamenti e tristezza, apprensione e speranze. Non è stato un caso che fosse proprio nella settimana che apriva la Quaresima, il tempo delle rinunce e della preghiera, che Benedetto XVI ha dato l'annuncio.
Tutti hanno commentato la decisione di Benedetto XVI, dagli illustri studiosi di teologia e diritto canonico ai vaticanisti, dai commentatori laici ai cristiani semplici ma dal cuore addolorato per una improvvisa, sia pure preparata, ammissione di caducità umana. Un'esperienza che ha esaltato il ruolo Trinitario di un Dio che guida la chiesa oltre le povere opere di un uomo, anche quando lo chiamano, consideriamo e affettuosamente amiamo come Santo Padre.
Dopo giorni di omelie, scritti, tweet, post, documentari e speciali su ogni supporto mediatico ora il silenzio. Ovvero il rispetto per chi ha annunciato di volerlo e di aver "scelto di essere nascosto al mondo". Una lezione che dovrebbe fare pensare ciascuno di noi, sempre a caccia di una luce che possa gratificare il nostro ego...
Leggi tutto: Il silenzio dopo l'oceano di parole di Luca Rolandi

Si sente dire in giro, anche da qualcuno nelle parrocchie, tra i fedeli: "Ma il Papa non doveva, non poteva. Non si scende dalla croce".
È forse il commento più avvilente, specie se fatto da credenti. Il Papa non sta scendendo dalla croce: ci sta salendo. Sta facendo l'esperienza dell'abbassamento, della spogliazione di sé. L'esperienza più radicale di abbandono nelle braccia del Signore.
Chissà quale tumulto di emozioni e di pensieri nella sua anima. Poi la scelta. Una scelta nata dalla preghiera, dall'ascolto di Dio, dal confronto con lui.
Si dice: il Papa stava scrivendo un'enciclica sulla fede, ma non l'avremo. Non è vero. L'enciclica sulla fede l'ha scritta: sta in questa sua sofferta decisione di farsi da parte agli occhi del mondo per mettersi sotto uno sguardo che conta infinitamente di più. È un'enciclica silenziosa, ma non meno efficace. E, non a caso, come sempre sono i più semplici a comprenderla.
Mentre i dotti fanno scorrere fiumi di parole per indagare le ragioni occulte delle dimissioni, gli umili hanno già capito: il Papa sta facendo l'esperienza di Gesù nell'orto dei Getsemani: "Ora l'anima mia è turbata". E dal turbamento nasce l'abbandono nelle braccia del Padre. Si potrebbe dire, e tutti lo diciamo prima o dopo, "salvami da quest'ora". Ma la fede sta nell'abbandono, nello spogliarsi di sé.
L'enciclica silenziosa di Benedetto ci parla della vita debole, della vita turbata. Ci parla di quella vita che normalmente non vogliamo vedere...
Leggi tutto: L'enciclica non scritta di papa Benedetto di Aldo Maria Valli

Vedi i nostri precedenti post: